giovedì 4 giugno 2009

Il culo in faccia

Si inaugura oggi una nuova rubrica dal titolo quanto mai criptico ma lascio a voi dedurne il significato. Per l’apertura non potevo che scegliere questa donna



I motivi? Il primo è strutturale, credo che dopo l’ennesimo lifting le abbiano dovuto impiantare l’adipe delle chiappe in faccia per spianare le rughe. Il secondo assolutamente ideologico. Avete avuto la sfortuna di leggere le ultime dichiarazioni della Daniela? Se ve le siete perse, eccole qui.
In poche parole questa pia donna ha deciso di spiattellare a Libero, il Novella2000 di Candida Feltri, i tradimenti di donna Veronica nei confronti di quell’anima pura, retto marito e padre integerrimo, del nano col trapianto. Dalle sue parole si evince che il cavaliere tenta da anni di tenere in piedi il matrimonio, eroso però dai tradimenti della Lario. Lui che le donne neanche le guarda né mai le sfiora ma che si accoppierebbe anche con una finestra per il mero fatto di avere dei davanzali. Le dichiarazioni di Danielina non sconvolgono tanto per la devozione al padrone, di cui Candida Feltri aveva già fatto sfoggio pubblicando il giorno successivo alle esternazioni di Veronica Lario, questa foto e questo titolo



Ma ripeto, non è il servilismo della Santanché a colpirmi quanto la totale mancanza di un briciolo di decenza e, perdonatemi l’ardire, di Decenza. Sul sito della Santanché non hanno ancora tolto queste dichiarazioni che risalgono ad un anno fa. Dove lei non faceva che mettere in piazza il sessismo e l’ossessione malsana del berlusca per le donne. Un anno fa, dodici mesi, non un secolo. Ma è comprensibile che per rientrare nelle grazie del cavaliere a lei non basti più, vista l’età, mostrare il culo e le tette rimpinzate di silicone. Deve urlare l’innocenza del padrone come una pescivendola al mercato, deve prendere quel fango, al quale è tanto abituata, e buttarlo in faccia alla donna che ha tentato di ribellarsi davvero. Per convenienza, in ritardo di 20 anni, a mezzo stampa... non ha importanza, la Lario non doveva permettersi di sollevare il capino biondo platino dalla sua ciotola d’oro e ringhiare verso il guinzaglio tempestato di diamanti che la mano del padrone le porgeva.
E agli altri schiavi si sa, la ribellione di uno di loro, provoca rabbia ed invidia.


Grazie a Identity Crash

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