mercoledì 3 dicembre 2008


Ho fatto l'esame di seconda elementare nel 1975.
Il socialismo era come l'universo:in espansione.
La maestra mi chiese di Massimiliano Robespierre.
Le risposi che i Giacobini avevano ragione e che,
Terrore o no la Rivoluzione Francese era stata una cosa giusta.
La maestra non ritenne di fare altre domande.
Ma abbiamo anche molti ricordi Di quel piccolo mondo antico fogazzaro:
- l'astronave da trecento punti di Space Invaders
- Enrico Berlinguer alla tv
- le vittorie olimpiche di Alberto Juantorena
In nome della Rivoluzione Cubana
- i Sandinisti al potere in Nicaragua
- il catechista che votava Pannella
- gli amici del campetto passati dalle Marlboro
Direttamente all'eroina alla faccia delle droghe leggere
- i fumetti di Zora la vampira porno e la Prinz senza ritorno
- il referendum sul divorzio e non capivamo perché
Se vinceva il No il divorzio c'era e se vinceva il Si non c'era
- Anna Oxa a Sanremo conciata come una punk londinese
- i Van Halen
- la prima sega
- la vicina di casa, un travestito ai più noto come Lola che Mia madre chiamava Antonio con nostro sommo sbigottimento
- Jarmila Kratochivilova
- il Toblerone, qualcuno sa perché
- una scritta degli ultras della Reggiana dopo il raid aereo americano su Tripoli negli anni ottanta.
Diceva: "grazie Reagan, bombardaci Parma"
- e poi la nostra meravigliosa toponomastica:
Via Carlo Marx
Via Ho Chi Minh
Via Che Guevara
Via Dolores Ibarruri
Via Stalingrado
Via Maresciallo Tito
Piazza Lenin a Cavriago
E la grande banca non più locale con sede in Via Rivoluzione d'Ottobre
- e infine il mio quartiere, dove il Partito Comunista prendeva il 74% e la Democrazia Cristiana il 6%


Offlaga Disco Pax

martedì 2 dicembre 2008

NUOVA RUBRICA

apriamo una nuova rubrica sul blog che si intitolerà:

FATTI PROCESSARE PUFFONE

Una cosa simile l'avevo già vista da qualche parte ma non proprio uguale.
Quel blog o sito neanche ricordo, si chiedeva i buoni motivi per cui il nano malefico dovrebbe sparire. Voglio fare di più. Scoprire le maialate che sto governo balordo fa dietro le quinte!
Oggi tutti parlano di figa? noi parliamo di calcio o viceversa!
Inauguriamo questa cazzata che farò da solo:

La "notizia" del giorno, quello su cui tanti dibattono è il raddoppio dell'iva su sky quindi su quelli che pagano l'abbonamento, l'iva la paga il COMPRATORE! SEMPRE!!
e oltre a questo che ti fa il governicchio a personam?

Nel decreto tremonti c'è anche un condono.

piccolino ma c'è: per chi non è in regola con le tasse sconto del 50% su quanto accertato se si evita il contraddittorio.

ma noi non lo evitiamo vero? ci facciamo processare vero? il lodo alfano non lo usiamo vero?

FATTI PROCESSARE PUFFONE!!!

lunedì 1 dicembre 2008

LA DOMENICA SPORTIVA





Ottima giornata sportiva ieri. La Maggica ha vinto 1 a 0 con la Fiorentina con un gol del Capitano (ammazza che giocatore aho!!), la lazie ha perso a bergamo e questo va sempre bene, nel finale della giornata calcistica poi la debacle palermitana del diavolo (per capello di galliani) rossonero ha ancor più magnificato l'ultimo week end sportivo di questo novembre 2008.
Ma ovviamente la domenica non è stata solo sportiva. Il peggio come sempre è il nanogoverno (erano meglio gli hobbit, almeno se magnava tutti), la tassa sky e tutto quello che ci gira intorno.
Riassumendo brutalmente cosa fa il nanaccio? fa difendere a noi proletari il magnate Murdoch, roba da sadici (il marchese de Sade era un pivello).
Praticamente (serenamente e pacatamente) il governo decide di raddoppiare l'iva alle tv satellitari o via cavo (in Italia il 93% sky, 5% mafiaset, 2% altri). Prima mossa di mafiaset: inviare comunicato stampa in cui si lamenta dell'aumento delle tasse che graverà sull'azienda di famigghia (il classico metter le mani avanti) non specificando, ovviamente, quanto incida su mafiaset.
Seconda mossa: aizzare l'house Orgam contro quelli che difendo Murdoch, altro capolavoro.
Mi guardo bene dal dire che non sia giusto che sky paghi il 20% d'iva, è giustissimo. Quello che non va bene è che le aziende che ne guadagnano sono quelle del capo del governo. questo si chiama conflitto d'interessi, punto e basta. Gli scenari sono abbastanza chiari, se passa il governo sbandiererà ai 4 venti che ha fatto pagare le tasse ai ricchi (Murdoch) sapendo benissimo che invece ricadrà sui cittadini, l'iva come tutti dovrebbero sapere ricade sempre sul consumatore finale mai sugli intermediari, in più i consumatori potrebbero scegliere di non abbonarsi a sky perché aumenterà inevitabilmente il canone e quindi tornare all'ovile dell'antenna terrestre o giocare la carta digitale terrestre (di cui il padrone si sa chi è). Mi sembra un giochetto abbastanza perverso ma di sicuro rendimento sempre per la stessa persona. Lui. Il Nano.

Non solo tv ovviamente.
la Nanocard varata come aiuto ai poveri è l'emblema di chi vuol avere la carta di credito senza avere i soldi.
Già da più punti si sente dire che il solo per poterla avere sarà un enorme travaglio burocratico, si narra di moduli più complicati delle dichiarazioni dei redditi, da aggiungere la difficoltà che avranno le persone ad usarla (solo negozi convenzionati e pin da digitare alla cassa).
L'impatto sociale sarà zero ovviamente. ma le persone che riusciranno ad averla la useranno, 40 euri de più alla fine meglio averli che non averli ma il giocare sulla povertà delle persone è da vere merdacce.
Ci aiutano a diventare schiavi, sempre di più e non molleranno mai...

martedì 25 novembre 2008

TERZO MONDO

mettemo er caso che ce stà un paese diciamo nel terzo mondo, dove ce so' un sacco de persone che se moreno de fame, dove da un po' de tempo c'hanno un governo che c'ha na parvensa de democrazia, dove cosa strana uno che è stato eletto pe già due volte e quindi li non se po' ricandidà se ricandida 'nartra vorta ma a n'antra cosa e li dove c'era lui ce fa candidà e vince uno come lui anzi mejo uno tipo LaTorre e l'altro quello che adesso governa e che sembra che stia a dà na parvensa de democrazia ner feudo suo chi fa candidà e vince? er fratello che succede ar padre. strano paese er venezuela de chavez!

giovedì 20 novembre 2008

AI GRANDI MAGAZZINI

la lectio magistralis di tremonti e du mari (iimaginate mentalmete la sua voce che dice): "La crisi economica che stiamo affrontando è come vivere dentro un videogame(???). In quelli che si giocano, si affrontano mostri e poi si spegne tutto (che cazzo di gioco è???). Mentre questa non è ancora terminata e non è possibile fare game over (mah!). Come nei videogiochi ci sono dei mostri da affrontare per passare al livello successivo (forse il figlio vede DRAGONBALL).
Abbiamo già superato vari mostri (cell l'ultimo mi pare), ora dobbiamo affrontare i mostri delle carte di credito, delle attese bancarotte societarie e poi il mostro dei mostri, quello dei derivati (eppure io me ricordavo MANGJ BU, sarà na serie nuova).

chissà se il "magnifico" rettore in ermellino della cattolica ha qualche (bis)nipote...

CUCU' PUBBLICITA'

chiuso accordo quadri-cisl
anche bonanni compra ai grandi magazzini!


P.S. pure a storia da'arimozione de Mosca (no a città) mica è tanto chiara!

venerdì 14 novembre 2008

GENOVA-MACELLERIA MESSICANA

FABRIZIO BASILI CONDANNATO A 3 ANNI
CIRO TUCCI CONDANNATO A 3 ANNI
CARLO LUCARONI CONDANNATO A 3 ANNI
EMILIANO ZACCARIA CONDANNATO A 3 ANNI
ANGELO CENNI CONDANNATO A 3 ANNI
FABRIZIO LEDOTI CONDANNATO A 3 ANNI
PIETRO STRANIERI CONDANNATO A 3 ANNI
V. COMPAGNONE CONDANNATO A 3 ANNI
PIETRO TROIANI CONDANNATO A 3 ANNI
MICHELE BURGIO CONDANNATO A 2 ANNI E 6 MESI
LUIGI FAZIO CONDANNATO AD 1 MESE
VINCENZO CANTERINI CONDANNATO A 4 ANNI
M. FOURNIER CONDANNATO A 2 ANNI

di questi 13 porci se non sbaglio nessuno farà un solo giorni di galera giusto?

fino a 2 anni per gli incensurati c'è la condizionale
fino a 3 anni c'è l'affidamento ai servizi sociali (TIPO PREVITI per capisse)

poi c'è pure L'INDULTO visto che stamo a parlà de cose del 2001...

giovedì 13 novembre 2008

REGIME O REGGIME

L'ennesimo strappo della "maggioranza" cioè berlusconi cioè il 40% si e no degli italiani ha compiuto o fatto compiere in un paio d'ore 4 dico 4 operazioni che manco nel cile di Pinochet.

1) ELETTO UNO A CASO DEL PD IN VIGILANZA RAI (mai successo nella storia)
2)APPROVATA LA FINANZIARIA ALLA CAMERA CON LA FIDUCIA (discussa in consiglio dei ministri in soli 8 minuti ed è triennale)
3)HANNO CHIAMATO IL MINISTRO DELL'INTERNO PER UN ARTICOLO SU BRUNETTA (sacrosanto l'articolo)
4)SQUADRISTI OCCUPANO LA SEDE DELLA CGIL (senza che nessuno del governo fiati)


REGGIME CHE JE MENO
O
IL REGIME CE MENA?????

domenica 9 novembre 2008

La rotta dello skipper



Un nuovo asse inizia a delinearsi nella politica italiana, un asse in cui una strana "nave" con i vessilli baffuto-occhialuto (belli i nomi ITALIANIEUROPEI e FAREFUTURO) seguono la rotta che porta al Quirinale.
Durante un incontro davanti a 100 "selezionatissimi" spettatori RIGOROSAMENTE bipartisan, ad Asolo, un paesone molto elegante (a quanto sembra) nella profonda provincia veneta, si sono "affrontati", scambiandosi "carinerie", il "più grande intelligente della storia della sinistra moderna" e "l'ex camerata allievo di Almirante in cui addirittura Licio Gelli riponeva molta fiducia".
Il tutto "abbellito" dalla presenza del mitico "Jhonny Raiotta", il buon giornalista, buono per tutti quelli che comandano. Il titolo è magnifico "Federalismo e riforme istituzionali".
Si parla già di "spirito di Asolo" anche se l'ex "delfino" smorza i toni: "è presto, se sono rose fioriranno" (ammazza che citazione alta). Per l' "Intelligente di sinistra" guai a parlare di: "Prove generali di dialogo come sicuramente titoleranno i giornalisti domani con dei pezzi scritti a Roma senza esser nemmeno esser stati qui".
Noi non c'eravamo, e meno male. Queste porcate dove pochi "fenomeni" discutono sul come "riformare un Paese" non le vorremmo proprio più vedere.
E' questa la strategia del p.d., o almeno della parte intelligente? Visto che quelli baffiniani sono i più furbi dei riformisti???
Ma si sa, per il potere si "parla con tutti".

venerdì 31 ottobre 2008

LA NOTIZIA DEL GIORNO

Qual'è la notizia del giorno? botte destra-sinistra?
la crisi? omicidi, stupri, scippi, rapine?
no Alitalia fallisce stasera se non firmano i sindacati (i confederati hanno firmato proprio mentre scrivo). Ma non era finita un mese fa? ma quanto ancoro dovremo pagare alitalia? quanti altri garanzie avranno per comprare alitalia colaninno and Brothers?
La gente è distratta...
Cos'è di destra cos'è di sinstra???

lunedì 27 ottobre 2008

L'ASSE DEL BENE


Dove la sinistra RESISTE

Il 24 ottobre il circolo A.R.C.I. “Sette Fratelli Cervi” di Nepi, insieme all’ A.N.P.I. provinciale, ha proiettato nella splendida sala Nobile del Comune, “L’asse del bene”, un documentario di Fulvio Grimaldi.
La serata è iniziata con un buffet offerto dall’ A.R.C.I. nepesino per tutti gli avventori e proseguito con un’ ampia presentazione del filmato, prima da parte del segretario provinciale dell’A.N.P.I. (che non ha lesinato critiche e disappunto per la totale assenza dei dirigenti del circolo locale “Emilio Sugoni” e notando con piacere che nonostante questo i partecipanti non fossero pochi) che ha poi passato la parola al giornalista (ex di liberazione e numerose altre testate, nonchè “attore”, nella parte di se stesso, nello splendido film di Elio Petri con Gian Maria Volontè, “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto”).
Dall’alto della sua decennale esperienza “sul campo”, l’autore ha illustrato ai presenti l’attuale vera situazione dei paesi latino-americani: Cuba, Ecuador, Bolivia e Venezuela su tutti, ed è entrato nello specifico spiegando come Paesi e popolazioni “dall’occidente” li ritengano retrogradi e sottosviluppati.
“NON è affatto così”, ripete più volte Grimaldi durante il suo discorso; e nel documentario lo mostra, con immagini, suoni e atmosfere che difficilmente siamo abituati a vedere.
Molti Paesi nel mondo hanno scelto, o meglio stanno solamente provando a farlo, un modo di vivere diverso dal nostro e non è scritto da nessuna parte che sia il nostro, quello giusto: “non si allineano agli USA come noialtri, è questa la verità” secondo Grimaldi e questo vale per i paesi di cui parla il suo documentario, come per il troppo bistrattato Iraq, per Haiti, come per Timor Est e per centinaia di milioni di persone in tutto il mondo. Credono che un’altra società, diversa dalla nostra, quindi più equa e giusta, sia possibile. Sperarlo e lottare per ottenerla non basta mai e, da questi popoli, gli italiani stretti in una “democrazia apparente” fra Berlusconi e Veltroni hanno solo da imparare.

venerdì 17 ottobre 2008

COSA FARE?

uff signor colitta è sempre così serio...

"Mia moglie è una persona veramente immatura.
L'altro giorno, per esempio,
mentre mi facevo il bagno è entrata e,
senza motivo, mi ha affondato tutte le ochette!"
(woody allen)

un partito dei lavoratori, fatto dai lavoratori per i lavoratori?
è questa la sua proposta Colitta?
ho inteso bene quello che ha voluto scrivere?
ha incastrato i post del sig. Marcello A. (Nettuno 12.10.08 19:59) e di mario (Firenze 13.10.08 19:03) per questo? con il primo voleva spronarci ad esser seri. se non ci mettiamo d'accordo nemmeno tra di noi... (Grillo?)
e il secondo, era una proposta sul modo di "metterci" d'accordo?
lei crede davvero che a questo paese serva un altro partito dei lavoratori? con la faccia di grillo?
voleva dire "lavorare" ad un progetto per le prossime "politiche", fra 5 anni?
e per far cosa? per tentare di rimettere insieme i cocci che "questi" lasceranno?
se poi saremo in grado di farglieli lasciare, i cocci...
forse potrebbe funzionare ma di certo non è una cosa che può partire da me. forse, ANCHE, da me, ma ripeto non credo di essere capace, potrei aderirvi ma non di certo fondarlo.


la rivoluzione armata?
certo non voglio farla, ho una paura FOTTUTA delle armi, ma ogni cambiamento dello status sociale delle classi più povere è avvenuta grazie alla lotta. nessun cambiamento c'è mai stato "donato" dall'alto.
e nella lotta la politica non sempre basta...

lunedì 13 ottobre 2008

CAPITALISMO? NO GRAZIE





Il disastro economico che sta avendo luogo in questi giorni è un'ottima occasione per analizzare come il sistema capitalistico sfrenato riveli se stesso.

La passione per le campagne elettorali può non essere condivisa da tutti, ma quasi ognuno sente apprensione per il rischio di perdere, o di non avere mai, la casa, il lavoro, la sicurezza e la salute.

Le radici di questo sconquasso economico-finanziario sono ben profonde e rappresentano il trionfo della politica finanziaria liberista degli ultimi 30 anni attraverso la sua forzatura delle regolamentazioni governative, o della totale assenza di intervento dello stato per la salvaguardia di ceti più deboli, che ha portato all’ulteriore arricchimento dei ceti alti, a scapito di una sempre maggiore crescita di povertà.

Ad avvalorare questa tesi, basti sapere che le ricerche dello studioso Larry Bartels hanno dimostrato come, negli ultimi 60 anni, le famiglie rappresentanti la classe medio-alta siano raddoppiate e quelle rappresentanti il ceto medio-basso siano sestuplicate, indipendentemente da quale fosse il governo in carica: il sistema democratico monopartitico (PDL o PD-L) dà sempre lo stesso risultato.

Ma non solo. Si pensi che gli economisti internazionali Winfried Ruigrok e Rob van Tulder 15 anni fa scrissero che almeno 20 multinazionali delle solite 100 citate da “Fortune” tutti gli anni non avrebbero potuto sopravvivere senza l’aiuto dei rispettivi governi, cioè “socializzando i debiti”, quello che è successo effettivamente anche in Italia (caso Alitalia su tutto). Concludendo il loro studio: “questa non è l’eccezione ma la regola da più di due secoli”.

In una società democratica funzionante la Politica dovrebbe cercare di risolvere il problema alla radice e permettere ai cittadini “quelli che pagano i debiti delle società” di essere informati e di controllare quello che succede. Ovviamente questo non accade mai, in nessun paese del mondo, figuriamoci in Italia dove i mezzi di informazioni sono in mano per il 95% alla stessa persona, un nano piscotico capo addirittura del governo.

L’esternalizzazione dei debiti da parte delle società private è una prassi ben consolidata che va avanti da anni senza che mai nessuno (governo o gli stessi capitalisti) abbiano mai pensato alle conseguenze e hai rischi che nel medio-lungo periodo avrebbe portato lo “scaricare i debiti” sulle persone estranee al mondo capitalista che paga le tasse e quindi i debiti fatti dai “signori” col colletto bianco.
L’inincontrollato movimento dei capitali in tutto il mondo è un incredibile arma contro la democrazia, forma quello che alcuni chiamano “parlamento virtuale”, ovvero “forze” economico-finanziarie talmente forti non solo da influenzare le decisioni politiche (questo è sempre avvenuto) ma di controllarle in prima persona (bush e berlusconi esempi lampanti).
Il più votato dagli italiani in questi giorni ha parlato di: “una nuova Bretton Wood”, ma quanti sanno cosa è o meglio cosa è successo a Bretton Wood?
Dopo la grande depressione e la seconda guerra mondiale i movimenti dei lavoratori e i governi antifascisti proliferavano in tutto il mondo o comunque avevano una notevole “forza popolare”. Le pressioni esercitate da queste organizzazioni furono necessarie per delle politiche sociali di cui noi ora beneficiamo. Il Bretton Wood System fu creato in questo contesto storico per permettere ai governi di fare il loro comodo e di dare al “popolo” una parvenza di democrazia. Dopo il crollo del Bretton Wood System negli anni ’70, i vari ministeri del tesoro (quello U.S.A. per primo) ora (ri)guardano alla libera mobilità dei capitali come un “diritto fondamentale” al pari dei diritti dell’uomo, anzi interessano loro molto di più visto come la salute, la scuola pubblica, decenti impieghi con decenti retribuzioni, sicurezza e altri diritti i governi (tutti) li stiano progressivamente dismettendo (gli ultimi tagli di governo sono un ottimo esempio).
Il Bretton Wood System fu istituito da 730 delegati provenienti da 44 nazioni allineate nel 1944, crollò nel 1971 e in pratica era l’insieme delle regole e delle istituzioni che avrebbero regolamentato il sistema monetario internazionale (tra cui il fondo monetario internazionale del 1945; va ricordato, secondo me, che il FMI riteneva l’argentina di Menem “solidissima”. L’economia di quel paese crollò dopo qualche anno). La causa principale del collasso del sistema di Bretton Wood fu la sospensione della convertibilità dei dollari in oro. Il dollaro diventò la “riserva contante” di tutti i paesi che parteciparono, ed eccone i risultati.

martedì 23 settembre 2008

RITORNO AL 1760 - PARTE SECONDA


a breve di distanza dalla "bella storia" della mivar....
..................a grande richiesta (de chi? non se capisce)


IL SUPER IMPRENDITORE!


http://www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp?titolo=''Fanculo%20voi%20e%20il%20sindacato''%20Caso%20eclatante%20a%20Salerno&idSezione=868

Leggendo l'articolo su "L'Unità" (giornale di parte a cui uno scoop per vendere non fa mai male) di un imprenditore di cui il dettagliato link sopra, mi sono incazzato.
Non mi sono incazzato per il fatto in se'. Non è dettagliato l'articolo e non conosco la situazione del luogo geografico né dell'ambiente della fabbrica. Quindi non so i lavoratori come stiano. Io so come stavo io. E come stanno altri qui vicino a me. Situazioni di questo genere sono situazioni di merda per chi ci lavora. Non hai diritti. Sei stagionale. Non devi rompere le palle. Sei stagionale. La vuoi la paga? Non rompere il cazzo sennò la prossima volta chiamo un altro. E' questa la situazione dei lavoratori in queste fabbrichette di pezzenti. Da me ce ne sono due simili. Più grandi magari di altre in cui le situazioni sono molto simili. Ce ne saranno sicuramente altre, ma non conosco le cose nei dettagli e non ne voglio parlare. So parlare di quelle che conosco personalmente. Perchè ci ho lavorato e perché qualcuno che conosco, e di cui mi posso fidare, ancora ci lavora.
Quello che accade in queste "fabbriche", come le chiamano qui, non è bello in molti casi per i lavoratori, specialmente se giovani, specialmente se precari. Qui da noi i precari non solo vengono trattati male dai "padroni" (aho mica je menano), però sono ricattucci taciti, le cose che non si dicono ma che tu capisci se ci stai dentro e se ci lavori.
Che fai sabato, lavori? ma mica me va.

sei sicuro?lo sai che poi se 'ncazzano.
ma si incazza chi? ma che "Vonno"? io il sabato non son mica tenuto a venire a lavorare. mi basta quello che prendo.
si c'hai ragione, però devono fa' la produzione e quelli "fissi" non ce vonno venì a lavorà. nei peggiori dei casi "tu je costi de meno de uno fisso"

Tu devi andare a lavorare perché se non vai il sabato c'è la possibilità che non lavori più (almeno in quel posto) tutto l'anno e negli anni a venire. E' questa la realtà che si vive, quella vera, almeno qui da me. Gente di 30/40 anni precaria da 20, che non solo non vede migliorare la sua condizione, ma anzi, la vede semmai peggiorare.
I sindacati non li vogliono più. I padroni, mica gli operai. Gli operai li vorrebbero forti come non mai perchè sanno che un sindacato forte li protegge. E' il sindacato debole e, se vogliamo corrotto, che non vuole. Il sindacato per gli operai deve essere forte "soprattutto" nel ragionamento "berlusconizzato" dell'operaio: "PERCHE'" lo paga. Quindi non spariamo sul sindacato in quanto tale ma su questi "sindacati" , "politici", "imprenditori" e, "giornalisti" vari che non vanno.

L'organizzazione sindacale è fondamentale per "vivere" bene un posto di lavoro. Se il "sindacato" però fa il "sindacato" e soprattutto è protetto da tanti altri "sindacati". E' semplice matematica alla fine. 100 lavoratori organizzati contano più di 1 padrone.
1000 lavoratori contano di più di 10 padroni; se i 100 lavoratori delle 10 diverse aziende fossero coordinate bene non ci sarebbero ricatti, ne sono sicuro. Ma il sindacato è debole, non per colpa sua, o meglio non del tutto. E' sempre stato un sasso nella scarpa dei padroni il sindacato, quindi chi ha il "capitale" ci ha "investito" per renderlo debole, dove ha potuto (è la cosa più semplice) materialmente, soldi? favori? a volte basta tanto poco per comprarsi una persona.
Dove erano più restii propaganda (a livello nazionale) che cade a cascata a tutti i livelli. L'ultimo in ordine temporale è Burlusconi. Da padrone si comporta così con i sindacati e la cosa "fantastica" è che, non solo i padroni come quello sopra citato reagiscono in questo modo, ma anche gli operai, che vedono i sindacati di alitalia diversi dai loro. Oppure uguali, che non fanno un cazzo. Però i sindacati che loro vorrebbero nelle fabbriche molto probabilmente sono gli stessi che vorrebbero i piloti e le hostess. Se trattano male il sindacato nazionale toccheranno anche il tuo e questo non lo renderà più forte, quindi più vicino a come lo vorresti, ma più debole di quanto già non sia.
e non so se è un bene.

alla fine di tutto questo mi rimangono queste domande:


a) La mamma degli imbecilli c'ha un sacco di figli. Sulle ali dell'entusiasmo per il Leader che spara sui sindacati, l'emulo pezzente fa una cazzata.
b) E' un messaggio neppure tanto velato a qualcuno?
c) Mi hanno portato indietro al 1760, ma con vestiti e tecnologie diverse?
d) Mi drogo e ho le allucinazioni?

aiutatemi...

venerdì 19 settembre 2008

DI CHI E' LA COLPA?





Ma insomma, come sono finite le cose in Alitalia?
Fallisce? Non fallisce? È fallita? E di chi è la colpa? Del vecchio governo? Di quello nuovo? Di amministratori vecchi e nuovi? Dei dipendenti? Dei sindacati? Proviamo a fare chiarezza, anche se non è affatto facile.
L’Alitalia, da anni tutti lo sanno e parecchi lo dicono pure, è una società in bancarotta. L’ultimo a doversi tenere la palla avvelenata è Berlusconi. Solo pochi mesi fa era Prodi, quindi ora partiamo da lui, che è colui dal quale tutto sembra iniziare, (in realtà parte da molto, ma molto tempo prima), ma partiamo dall’ex Presidente del Consiglio, è più comodo e si capisce prima. Allora, Prodi. Prodi prova a passare il “pacco” Alitalia ad una vendita (chiamiamola pure svendita, magari si poteva far meglio), comunque sia trova Airfrance, che, con condizioni ovviamente vantaggiose per lei (ricordiamo che Alitalia è in bancarotta da tempo, sommersa dai debiti, quindi il compratore per prendersi una società non sana chiede naturalmente dei vantaggi), decide di prendersela con tutti i debiti. Berlusconi non condivide questa scelta. Non si capisce perché (o si capisce bene, dipende da come la si vuol vedere), ma non vuole la Air france in Italia. Monta scuse, italianità, cordata italiana, troppi licenziamenti, ecc… ecc… ecc...
Ci si mettono pure i sindacati, che non accettano in toto il piano di Spinetta (l’amministratore delegato di Air France) ma sostengono che si poteva trattare. Intanto ci avviciniamo alle elezioni e Berlusconi tuona in campagna elettorale: “dopo le elezioni Air france scapperà, lo sanno che al nuovo premier non piace”. Puntualmente vince le elezioni e Air france sparisce. Va detto anche che nel 2001 il piano Alitalia-AirFrance-KLM di fusione avrebbe rilevato la società lasciando il 35% ad alitalia, ma il nano disse NO e il piano andò a monte. Arriviamo velocemente a ieri. Attraverso debiti, prestiti ponte e bugie da tutti i fronti. Cosa è successo ieri? La Cai, che sembra il verso dei poveri cani quando piangono, ha ritirato l’offerta. L’offerta, lo ricordiamo per i più distratti, era di prendersi la good company (quella senza debiti) e lasciare al popolo la bad company (i debiti), per poter guadagnare meglio alle spalle di quelli che nel frattempo gli pagano i debiti. Tutto questo a due soldi. Ricordiamo altresì che l’offerta (migliorabile) di Air france era di prendersi tutto, anche i debiti, e l’avrebbero comprata, cioè davano più soldi allo Stato di quanto hanno proposto questi 18 “pezzenti” italiani. In tutto questo i sindacati che c’entrano? I sindacati, per bocca di Berlusconi “ è tutta colpa della CGIL”, hanno fatto la loro parte. I confederati, ovvero CGIL, CISL, UIL, e quello della Pollastrini (quella che presenzia spesso a “Ballarò”) l’UGL (che è quello di destra, per chi non ha in mente le sigle) erano d’accordo. La CGIL fino all’ultimo ha tentennato. Non era d’accordo, ma per motivi “politici” doveva firmarlo, ha temporeggiato fino all’ultimo e alla fine cosa ha fatto? Ha detto che avrebbe firmato. Per voce del suo rappresentante massimo, Epifani, nella giornata di ieri ha detto che avrebbe firmato il contratto che proponevano gli imprenditori. Allora perché gli imprenditori sono scappati lo stesso? Perché CGIL, CISL, UIL e la Pollastrini (la chiamo così perché la sigla non me la ricordo mai..ah sì l’UGL) NON hanno la maggioranza dei lavoratori tesserati. Sono in minoranza. Il 60% dei lavoratori che hanno una tessera sindacale stanno con gli autonomi. E gli autonomi hanno detto no alla proposta della cordata italiana. Quindi i lavoratori, o meglio la maggioranza dei lavoratori tesserati con i sindacati, hanno rifiutato e hanno vinto la battaglia anche senza l’appoggio delle 4 single più famose, ma che in questo particolare campo (il trasporto aereo) non hanno voce in capitolo. Quindi hanno vinto i LAVORATORI di Alitalia e, se chi ci lavora ha deciso che devono fallire, perché cosi è meglio per tutti, che fallisca Alitalia. I motivi sono su tutti i giornali di oggi. Basta leggerle, le notizie.

giovedì 18 settembre 2008

Poi dici: i pregiudizi...



L'eutanasia è "quando decadono tutti i reati" (Cristina Buccino)

La "Sorbona" è un piatto tipico (Enrica Pintore)

Il referendum per scegliere tra Monarchia o Repubblica, in Italia, si è svolto a fine Ottocento (Greta Bignami)

Le Crociate sono viaggi in nave da costa a costa (Costanza Caracciolo)

Tony Blair è il Presidente russo (Jade Canali)

I nomi tra le parentesi sono quelli delle aspiranti prossime "veline" di "Striscia la notizia".

Le frasi che li precedono sono invece alcune delle risposte date da loro alle domande di cultura generale. Facile sparare sulla croce rossa, però forse a tutto c'è un limite.

mercoledì 3 settembre 2008

Nella Mia Ora Di Liberta'

Di respirare la stessa aria
di un secondino non mi va
perciò ho deciso di rinunciare
alla mia ora di libertà
se c'è qualcosa da spartire
tra un prigioniero e il suo piantone
che non sia l'aria di quel cortile
voglio soltanto che sia prigione

E' cominciata un'ora prima
e un'ora dopo era già finita
ho visto gente venire sola
e poi insieme verso l'uscita
non mi aspettavo un vostro errore
uomini e donne di tribunale
se fossi stato al vostro posto...
ma al vostro posto non ci so stare

Fuori dell'aula sulla strada
ma in mezzo al fuori anche fuori di là
ho chiesto al meglio della mia faccia
una polemica di dignità
tante le grinte, le ghigne, i musi,
vagli a spiegare che è primavera
e poi lo sanno ma preferiscono
vederla togliere a chi va in galera

Tante le grinte, le ghigne, i musi,
poche le facce, tra loro lei,
si sta chiedendo tutto in un giorno
si suggerisce, ci giurerei
quel che dirà di me alla gente
quel che dirà ve lo dico io
da un pò di tempo era un po' cambiato
ma non nel dirmi amore mio
Certo bisogna farne di strada
da una ginnastica d'obbedienza
fino ad un gesto molto più umano
che ti dia il senso della violenza
però bisogna farne altrettanta
per diventare così coglioni
da nn riuscire più a capire
che non ci sono poteri buoni

E adesso imparo un sacco di cose
in mezzo agli altri vestiti uguali
tranne qual'è il crimine giusto
per non passare da criminali.
Ci hanno insegnato la meraviglia
verso la gente che ruba il pane
ora sappiamo che è un delitto
il non rubare quando si ha fame.

Di respirare la stessa aria
dei secondini non ci va
e abbiam deciso di imprigionarli
durante l'ora di libertà
venite adesso alla prigione
state a sentire sulla porta
la nostra ultima canzone
che vi ripete un'altra volta
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti

Fabrizio De André

venerdì 18 luglio 2008

Chiedo a voi...


..una cosa che non sono ancora riuscita a spiegarmi.

Ieri ho aperto la casella di posta e ho trovato due mail di una mia amica. La prima era questa:

Per chi ama gli animali e non vuole separarsene neanche in vacanza, vi consiglio di visitare questo sito! Troverete un elenco di strutture dove i vostri amici a quattro zampe saranno ben accetti. Fatela girare! http://www.dogwelcome.it/
Susan


per carità, una dritta apprezzabilissima, ma poi leggo la mail dopo:

Amici, ciao a tutti! Queste sono le foto di un gattino che abbiamo raccolto per strada per paura che diventasse la colazione di qualche topaccio tiberino!
Lo abbiamo lavato ed accudito ed ora vorremmo trovargli una famiglia affettuosa che lo prenda con sé... Se siete interessati chiamatemi al 380......

(con tanto di foto allegate del piccolo micetto spelacchiato)

Posto che, tra i motivi che mi hanno spinto a questa riflessione, c'è il fatto che da questa ragazza ricevo mail simili 4 volte al mese e mi hanno vagamente fracassato l'anima perché il finto pietismo è bello quando dura poco, e il fatto che in ufficio non ho nulla da fare, mi è venuto da pensare: ma perché quelli che si professano tanto amanti degli animali, e ti sommergono di email strappacuore, sono poi gli stessi medesimi che ci tengono prima di tutto a precisare che purtroppomiduolemidispiacesonoaffranto, ma!!... io un gatto proprio non lo posso tenere eh, che scherziamo no no, un gatto? ma per carità! lo raccolgo dalla strada perché fa molto san francesco, lo lavo, gli do una ciotola di latte, al massimo guarda, se quel giorno mi sento buono gli posso fare due carezze, ma tenerlo proprio no...tanto ci sono le mail, che non costano niente e lavano la coscienza (che tra l'altro mi sono sporcato da solo, quando nessuno mi ha chiesto nulla).
Secondariamente, non capisco proprio cosa siano queste discriminazioni, secondo cui il gatto è un povero micio indifeso da lavare ed accudire (ovviamente per una mera ragione convenzionale ed estetica)... e i topi sono solo topacci tiberini.

mercoledì 16 luglio 2008

RITORNO AL 1760



Come diventare bravi imprenditori oggi in italia? è una domanda a cui non ho una risposta perchè non sono un imprenditore. però un articolo di oggi mi ha scosso notevolmente.
leggevo della fabbrica mivar, chi non se la ricorda la televisione mivar, tutti più o meno in qualche casa l'hanno avuta, o comunque conosceva qualcuno che ne aveva una. questo marchio nostrano di televisori era abbastanza affidabile e abbastanza economico. bene, questa buona realtà imprenditoriale italiana aveva, pensate, fino a poco tempo fa il 20% della fetta del mercato nazionale di quel settore. ora l'1%. leggendo il titolo abbastanza allarmante: 345 operai perdono il posto, letto subito dopo quello nella stessa pagina (legler jeans 360 operai in cassa integrazione) mi sono incuriosito e sono andato a vedere le cause di un crollo così assurdo, 19 punti % sono tanti.
allora cosa ti scopro nell'articolo? che i mancati investimenti nelle nuove tecnologie (lcd e plasma) hanno fatto precipitare le vendite di questo "nostalgico" del tubo catodico e non solo di quello....
ma come mai un'azienda che ha il 20% del mercato nazionale non investe? o meglio non investe in italia? perchè dal 1996 si parla di un capannone nuovo per la produzione vuoto per il ricatto del padrone che come paletto per la nuova produzione aveva messo: no a sindacati nella nuova fabbrica. quindi investimenti bloccati=perdita di mercato=licenziamenti.
tutto questo giochetto ha causato il depennamento del 90% degli operai, mica male.
quindi un ricatto da prima rivoluzione industriale sennò addio posti di lavoro.
bè da uno, sempre stando all'articolo dell'unità, che in ufficio e in casa ha non busti di mussolini, ma di hitler, non è male.
la mivar ora scomparirà dal mercato? io non credo, magari la troveremo lo stesso in lcd o al plasma, solamente fatta in un altro posto, in romania magari, a 100 euro e 4 morti al mese...

Non avere un benemerito da fare...


Questi sono i momenti in cui auspico che le alpi italiane si attacchino magicamente all'Austria, alla Francia, alla Germania, alla Svizzera, alla Slovenia e al Liechtenstein (non so se ne ho dimenticato qualcuno) e l'italia diventi così un'isola e affondi placidamente e serenamente nella sua idiozia, senza chiedersi perché, come fa sempre, per ogni cosa.
Perché non ci ribelliamo al fatto che permettono a 3 sgallettate di insultare la nostra intelligenza (chi ne è fornito, ovviamente) solo per il semplice motivo che non hanno niente da fare?
Me la immagino la loro giornata tipo.. si alzano, chissà da quale letto, e pensano: oggi cosa mi invento per convincere me stessa che non è vero che farei meglio ad andarmi a nascondere su un monte sperduto nella cordigliera annamitica? Per oggi la risposta a questa domanda delle 3 decerebrate in questione è che l'ultimo spot della tim "promuove una sessualità irresponsabile".
Invece lei, come la promuove la sessualità, responsabile? Mi chiedo, tra le tante cose: perché fare i bigotti ad ogni costo, pensando peraltro di fare una cosa giusta ed apprezzata da tutti?
In una scena di Ecce Bombo Moretti diceva (gridava): "Te lo meriti, Alberto Sordi", all'italiano medio e mediocre che dentro al bar faceva quello che ad ogni italiano riesce meglio fare, patetica retorica.. a me invece viene da dire che ci meritiamo che alla camera lavorino e abbiano facoltà di parola, persone come Manuela di Centa, dalle nevi perenni alla poltrona da deputata, e Gabriella Carlucci. Gabriella Carlucci. Quella che vent'anni fa agitava le bocce e le chiappe al grido di "non fare lo sciocco, guardati Cocco".

domenica 13 luglio 2008

PROSPETTIVE PER IL FUTURO



RIPORTO UN INTERESSANTE ARTICOLO INTERCETTATO SUL WEB...

DI RICHARD C. COOK
Globalresearch

È ufficiale. Segnatelo sui vostri calendari. Il tracollo dell'economia degli Stati Uniti è iniziato. E' stato annunciato la mattina di mercoledì 13 giugno 2007, dai giornalisti economici Steven Pearlstein e Robert Samuelson sulle pagine del Washington Post, uno di principali organi di famiglia dell'elite monetaria degli Stati Uniti.

L'articolo di Pearlstein era intitolato, "Il boom delle acquisizioni, quasi al fallimento" e riguardava la straordinaria quantità di debiti contro i profitti di gestione delle aziende attualmente soggette ad acquisizioni con capitali a prestito.

In un linguaggio alquanto allarmista per le pagine usualmente ultra-moderate del Post, Pearlstein ha scritto, "è impossible predire quando si raggiungerà il momento magico e tutti finalmente si renderanno conto che i prezzi che si pagano per queste aziende ed il debito sostenuto per supportare le acquisizioni, sono insostenibili. Quando accadrà, non sarà bello. Senza distinzione, i prezzi delle azioni e le valutazioni delle aziende crolleranno. Le banche annunceranno perdite decisamente dolorose, alcuni hedge funds chiuderanno le loro porte ed i fondi comuni di investimento privati registreranno utili deludenti. Alcune aziende saranno costrette al fallimento o alla ristrutturazione."

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di FILMARI

Inoltre, "i prezzi delle azioni in caduta indurranno le aziende a ridurre le loro assunzioni e gli investimenti di capitali mentre i governi saranno costretti ad alzare le tasse o ridurre i servizi, poiché calerà il reddito derivato dalle tasse sui capital gains. E la combinazione di ricchezza diminuita e tassi di interesse più alti alla fine indurrà i consumatori a rinunciare ai loro consumi finanziati con debiti. È accaduto dopo che erano crollati i bond-spazzatura e i Risparmi e Prestiti della fine degli anni '80. È accaduto dopo il crollo delle telecom e del tecnologico di fine anni '90. Ed accadrà questa volta."

L'articolo di Samuelson, "la fine del credito economico", lascia la porta un po' socchiusa nel caso il crollo non sia davvero così severo. Ha scritto di tassi d'interesse in rialzo, "poiché aumenta il costo del denaro, il prestito e l'economia potrebbero indebolirsi. Il profondo crollo nell'immobiliare potrebbe peggiorare. Potremmo anche scoprire che il lungo periodo di credito a basso costo ha lasciato un residuo maligno".

Altri giornalisti su tribune meno prestigiose del Post hanno parlato dell'avvicinarsi di un tracollo finanziario per un paio d'anni. Fra loro c'era l'economista Michael Hudson, autore di un articolo sulla bolla immobiliare intitolato, "La nuova strada per la Servitù" nel numero di Harper del maggio 2006. Hudson in alcune interviste ha parlato di "una rottura nella catena" dei pagamenti dei debiti che conduce "ad un lungo e lento arresto economico", con "deflazione delle risorse", "inadempienze di massa sulle ipoteche", ed "un'enorme rapacità di beni" da parte dei ricchi che possono proteggere i loro contanti attraverso il riciclaggio del denaro ed il proteggersi con obbligazioni in valuta estera.

Fra quelli che si stima aprofitteranno del tracollo, c'è il Carlyle Group, il fondo d'investimento comune che include la famiglia Bush ed altri investitori di alto profilo con collegamenti all'interno del governo. Un memorandum del socio fondatore William E. Conway Jr. del gennaio 2007 ai manager dell'azienda, recentemente è apparso che ha dichiarato che, quando l'attuale "ambiente di liquidità"- ad es. credito a basso costo - termina, "l'occasione per comprare sarà di quelle che probabilmente capitano una sola volta nel corso della vita".

Il fatto che il crollo è ora annunciato dal Post indica che è un affare fatto. I membri del Bilderberg, o chiunque siano quelli a cui il Post fa riferimento, hanno deciso. Fai si che tutti sappiano forte e chiaro che è tempo di serrare i boccaporti, correre al riparo, preparare una scorta di cibo in scatola per un paio d'anni, difendere i vostri beni, qualunque essi siano.

Quelli che rimarranno nei guai saranno le persone qualunque i cui beni sono carichi di debiti, come le decine di milioni di creditori ipotecari, milioni di giovani con prestiti per studenti che non possono mai essere ripianati a causa della "riformata" legge del 2005 sul fallimento, o il gran numero di operai con il 401(k) (un tipo di piano d'investimento pensionistico basato su fondi, azioni ed investimenti sul mercato, n.d.t.) o altri programmi pensionistici che sono bloccati sul mercato azionario.

In altre parole suona stranamente come il 2000-2002 tranne forse per la scala molto più vasta. Allora era "soltanto" il decimo peggiore ribasso della storia del mercato, ma oltre un trilione di dollari in ricchezza era semplicemente scomparso. Ciò che fa sembrare l'odierno caso particolarmente sgradevole è che il precedente recupero che ora sta terminando - quello "senza lavoro" - era davvero anemico.

Nè Perlstein nè Samuelson arrivano al fondo della crisi benchè, come Conway del Carlyle Group, puntano alla fine del credito a basso costo. Ma i tassi di interesse sono fissati dalle persone che dirigono le banche centrali e le istituzioni finanziarie. Possono essere influenzati "dal mercato", ma il mercato è controllato dalla gente con soldi che desidera aumentare i propri profitti.

La chiave per capire ciò che sta accendendo è che la Federal Reserve si sta rifiutando di seguire il modello stabilito durante il lungo regno del Presidente della Fed Alan Greenspan in risposta ai vacillanti andamenti economici con pesanti infusioni di credito, come fece durante la bolla delle dot.com degli anni 90 e la bolla immobiliare del 2001-2005.

Questa volta invece, il successore di Greenspan, Ben Bernanke, non prende alcuna iniziativa. Con l'economia sull'orlo del collasso, la Fed sta permettendo che i tassi rimangano fissi. La Fed afferma che la sua politica è dovuta al pericolo di aumentare l' "inflazione inerziale". Ma questo non può essere vero. Il più grande articolo del consumatore, case e beni immobili, sta facendo il pieno. Ufficialmente, la disoccupazione è bassa, ma principalmente a causa di lavori nei servizi a bassa retribuzione. Le merci, inclusi cibo e benzina, sono risaliti ma ciò non è un motivo per permettere che l'intera economia nazionale sia sommersa.

Quindi cosa sta realmente accadendo? In effetti, è semplice. La differenza oggi è che la Cina ed altri grandi investitori esteri, compresi i magnati del petrolio del Medio Oriente, stanno dicendo agli Stati Uniti che se i tassi d'interesse scendono, svalutando quindi ulteriormente i loro già scivolosi portafogli in dollari, non sosterranno più con i loro investimenti i sovradimensionati deficit commerciale e fiscale degli Stati Uniti.

Naturalmente ci siamo infilati in questo dilemma spedendo nell'ultima generazione la nostra produzione industriale in Cina ed altri mercati con lavoro a basso costo. "L'egemonia del dollaro" sta fallendo. In effetti la Cina sta usando i suoi dollari americani per sostituirsi al Fondo Monetario Internazionale come prestatore ai Paesi in Via di Sviluppo in Africa ed altrove. Come offesa aggiuntiva, la Cina può ora imporre una nuova generazione di declino economico per la popolazione americana che è costretta a comprare i suoi prodotti al Wal-Mart esaurendo all'estero ciò che resta del debito disponibile nella nostra carta di credito.

Circa un anno fa, un ex funzionario del Ministero del Tesoro di Reagan, ora noto commentatore sulla TV via cavo, ha affermato che la Cina era diventata la "Banca d'America" e commentava favorevolmente che è "più economico stampare soldi che fare automobili". Ha ha.

E' davvero sconvolgente che nessuno dei candidati politici "di massa" di entrambi i partiti partito abbia attaccato questo argomento durante la campagna. Tutti sono pesantemente finanziati dall'elite finanziaria che avrà comunque profitto non importa quanto male debba patire l'economia degli Stati Uniti. Ogni candidato tranne Ron Paul e Dennis Kucinich tratta la Federal Reserve come la quinta immagine scolpita sul monte Rushmore. E perfino i cosiddetti progressisti stanno zitti. Il weekend prima che uscissero gli articoli di Perlstein e Samuelson, c'era un grande congresso progressista a Washington DC, chiamato "Domare il gigante corporativo". Non una singola sessione è stata dedicata agli argomenti finanziari.

Cosa potrebbe accadere? Suggerirei quattro possibili scenari:

Accettazione da parte della popolazione degli Stati Uniti di una diminuita prosperità e di un ruolo in declino a livello mondiale. Fare buon viso a cattiva sorte. Vivete con i vostri genitori fino alla quarantina anziché alla trentina. Fate 2 o 3 lavori part-time alla volta, se riuscite a trovarli. Morite giovani se perdete la vostra assistenza sanitaria. Dichiarate fallimento se potete, o semplicemente defilatevi dai vostri debiti finchè non riesumano il carcere per i debitori come hanno fatto a Dubai. Nel frattempo, la Cina compra negli Stati Uniti sempre più proprietà, case e attività, come hanno suggerito gli economisti più vicini alla Federal Reserve. Se sei un immigrante illegale intraprendente, continua a divertirti ad alimentare l'economia sommersa, evita le licenze commerciali e le tasse, ed affitta case collettive ai tuoi amici.

I tempi della crisi economica producono tensioni internazionali ed i politici tendono ad andare a fare la guerra piuttosto che affrontare l'argomento economia. L'esempio classico è la depressione mondiale degli anni Trenta che portò alla seconda guerra mondiale. Le condizioni nei prossimi anni potrebbero essere cattive come erano allora. Potremmo avere una guerra davvero grande se gli USA decidono una volta per tutte di disimpegnarsi e lasciare che la Cina, o chiunque altro, ci rimetta le penne. Se non vogliono più i nostri dollari o il nostro debito, che ne dite di un po' di bombe atomiche?

Forse alla fine avremo una rivoluzione sia dalla destra che dal centro che coinvolgerà la legge marziale, la sospensione della Carta dei Diritti, ecc., combinata ad un qualche genere di dittatura militare o di lavori forzati. Comunque siamo sulla buona strada. Dimenticatevi una rivoluzione dalla sinistra. Non vorrebbero che nessuno se la prendesse con loro per aver voluto essere troppo radicali.

Potrebbe mai esserci un reale tentativo di riforma, forse persino un semplice tentativo di tornare al New Deal? Dato che le cause della crisi sono monetarie, così devono essere le soluzioni. Il primo passo dovrebbe essere l'abolizione della Federal Reserve come banca d'uscita e la trasformazione da parte del governo federale del sistema di credito nazionale in un genuino programma di utilità pubblica. In questo modo potremmo ricostruire i nostri sistema produttivo ed infrastrutture pubbliche e sviluppare una politica di assicurazione del reddito che avvantaggerebbe tutti.

L'ultima è l'unica soluzione ragionevole. Ci sono riformisti monetari che sanno come farlo se qualcuno desse loro mezza chance.

Richard C. Cook è l'autore "Il Challenger svelato: un resoconto dall'interno di come l'amministrazione Reagan ha causato la più grande tragedia dell'era Spaziale". Analista federale in pensione, la sua carriera ha compreso lavori con la Commissione per il servizio civile USA, la Food and Drug Administration, la Casa Bianca di Carter e la NASA, seguita da 21 anni al Ministero del Tesoro degli Stati Uniti. Ora è uno scrittore e consulente con sede a Washington. Il suo libro "Sosteniamo queste verità: La speranza della riforma monetaria" sarà pubblicato alla fine di quest'anno. Il suo sito web è www.richardccook.com.

venerdì 11 luglio 2008

L'ignoranza è una brutta bestia...




...e da oggi ha anche un volto e un nome: eccolo. (davvero uno dei ragazzi più brutti che mi sia capitato di vedere in vita mia).

Bocciato per la seconda volta alla maturità, e i giornali, i siti web e i vari "mezzi di informazione" titolano: "Maturità, il figlio del Senatùr non ce la fa: futuro politico?", giustamente si chiedono: vista l'ignoranza, sarà quello il futuro che lo aspetta?

giovedì 10 luglio 2008

L'ANALISI PIU' LUCIDA.... COME SEMPRE


Caro direttore,
quando tutta la stampa (Unità compresa), tutte le tv e persino alcuni protagonisti dicono la stessa cosa, e cioè che l’altroieri in Piazza Navona due comici (Beppe Grillo e Sabina Guzzanti) e un giornalista (il sottoscritto) avrebbero “insultato” e addirittura “vilipeso” il capo dello Stato italiano e quello vaticano, la prima reazione è inevitabile: mi sono perso qualcosa? Mi sono distratto e non ho sentito alcune cose - le più gravi - dette da Beppe, da Sabina e da me stesso? Poi ho controllato direttamente sui video, tutti disponibili su you tube e sui siti di vari giornali, e sono spiacente di comunicarti che nulla di ciò che è stato scritto e detto da tv e giornali (Unità compresa) è realmente accaduto: nessuno ha insultato né vilipeso Giorgio Napolitano né Benedetto XVI. Nessuno ha “rovinato una bella piazza”. E’ stata, come tu hai potuto constatare de visu, una manifestazione di grande successo, sia per la folla, sia per la qualità degli interventi (escluso ovviamente il mio).

Per la prima volta si sono fuse in una cinque piazze che finora si erano soltanto sfiorate: quella di Di Pietro, quella di molti elettori del Pd, quella della sinistra cosiddetta radicale, quella dei girotondi e quella dei grillini, non sempre sovrapponibili. E un minimo di rigetto era da mettere in conto. Ma è stata una bella piazza plurale, sia sotto che sopra il palco: idee, linguaggi, culture, sensibilità, mestieri diversi, uniti da un solo obiettivo. Cacciare il Caimano. Le prese di distanza e i distinguo interni, per non parlare delle polemiche esterne, sono un prodotto autoreferenziale del Palazzo (chi fa politica deve tener conto degli alleati, delle opportunità, degli elettori, di cui per fortuna gli artisti e i giornalisti, essendo “impolitici”, possono tranquillamente infischiarsi). La gente invece ha applaudito Grillo e Sabina come Colombo (anche quando ha chiesto consensi per Napolitano), Di Pietro, Flores e gli altri oratori, ma anche i politici delle più varie provenienze venuti a manifestare silenziosamente. Applausi contraddittorii, visto che gli applauditi dicevano cose diverse? Non credo proprio. Era chiaro a tutti che il bersaglio era il regime berlusconiano con le sue leggi canaglia, compresi ovviamente quanti non gli si oppongono.

Come mai allora questa percezione non è emersa, nemmeno nei commenti delle persone più vicine, come per esempio te e Furio? Io temo che viviamo tutti nel Truman Show inaugurato 15 anni fa da Al Tappone, che ci ha imposto paletti (anche mentali) sempre più assurdi e ci ha costretti, senza nemmeno rendercene conto, a rinunciare ogni giorno a un pezzettino della nostra libertà. Per cui oggi troviamo eccessivo, o addirittura intollerabile, ciò che qualche anno fa era normale e lo è tuttora nel resto del mondo libero (dove tra l’altro, a parte lo Zimbabwe, non c’è nulla di simile al governo Al Tappone). In Italia l’elenco delle cose che non si possono dire si allunga di giorno in giorno. Negli Stati Uniti, qualche anno fa, uscì senz’alcuno scandalo un libro di Michael Moore dal titolo “Stupid White Man” (pubblicato in Italia da Mondadori…), tutto dedicato alle non eccelse qualità intellettive del presidente Bush. Da dieci anni l’ex presidente Clinton non riesce a uscire da quella che è stata chiamata la “sala orale”. In Francia, la tv pubblica ha trasmesso un programma satirico in cui un attore, parodiando il film “Pulp Fiction” in “Peuple fiction”, irrompe nello studio del presidente Chirac, lo processa sommariamente per le sue innumerevoli menzogne, e poi lo fredda col mitra. A nessuno è mai venuto in mente di parlare di “antibushismo”, di “anticlintonismo”, di “antichirachismo”, di “insulti alla Casa Bianca” o di “vilipendio all’Eliseo”. Tanto più alta è la poltrona su cui siede il politico, tanto più ampio è il diritto di critica e di satira e anche di attacco personale.

Quelli che son risuonati l’altroieri in piazza Navona non erano “insulti”. Erano critiche. Grillo, insolitamente moderato e perfino affettuoso, ha detto che “a Napolitano gli voglio bene, ma sonnecchia come Morfeo e firma tutto”, compreso il via libera al lodo Alfano che crea una “banda dei quattro” con licenza di delinquere. Ha sostenuto che Pertini, Scalfaro e Ciampi non l’avrebbero mai firmato (sui primi due ha ragione: non su Ciampi, che firmò il lodo Schifani). E ha ricordato che l’altro giorno, mentre Napoli boccheggia sotto la monnezza, il presidente era a Capri a festeggiare il compleanno con la signora Mastella, reduce dagli arresti domiciliari, e Bassolino, rinviato a giudizio per truffa alla regione che egli stesso presiede. Tutti dati di fatto che possono essere variamente commentati: non insulti o vilipendi.

Io, in tre parole tre, ho descritto la vergognosa legge Berlusconi che istituisce un’ ”aggravante razziale” e dunque incostituzionale, punendo - per lo stesso reato - gli immigrati irregolari più severamente degli italiani, e mi sono rammaricato del fatto che il Quirinale l’abbia firmata promulgando il decreto sicurezza. Nessun insulto: critica. Veltroni sostiene che io avrei “insultato” anche lui, e che “non è la prima volta”. Lo invito a rivedersi il mio intervento: nessun insulto, un paio di citazioni appena: per il resto la cronistoria puntuale dell’ennesima resurrezione di Al Tappone dalle sue ceneri grazie a chi - come dice Furio Colombo - “confonde il dialogo con i suoi monologhi”. Sono altri dati di fatto, che possono esser variamente valutati, ma non è né insulto né vilipendio. O forse il Colle ha respinto al mittente qualche legge incostituzionale, e non me ne sono accorto? Sono o non sono libero di pensare e di dire che preferivo Scalfaro e i suoi no al Cavaliere? Oppure la libertà di parola, conquistata al prezzo del sangue dai nostri padri, s’è ridotta a libertà di applauso? Forse qualcuno dimentica che quella c’è anche nelle dittature. E’ la libertà di critica che contraddistingue le democrazie. Se poi a esercitarla su temi quali la laicità, gli infortuni sul lavoro, l’ambiente, la malafinanza, la malapolitica, il precariato, la legalità, la libertà d’informazione sono più i comici che i politici, questa non è certo colpa dei comici.

Poi c’è Sabina. Che ha fatto, di tanto grave, Sabina? Ha usato fino in fondo il privilegio della satira, che le consente di chiamare le cose con il loro nome senza le tartuferie e le ipocrisie del politically correct, del politichese e del giornalese: ha tradotto in italiano, con le parole più

mercoledì 9 luglio 2008

NO CAV DAY


riporto i link degli interventi di ieri fatti a piazza navona.
per chi non li ha visti o sentiti consiglio di approfittarne per capire come la stampa nazionale stà strumentalizzando quello detto ieri. ancora si parla della volgarità di sabina, come si parlava solamente delle volgarità di daniele (luttazzi) quando chiusero decameron...
siamo un paese piccolo con dei cittadini piccolissimi, nani direi.
W le persone libere che hanno qualcosa da dire...

TRAVAGLIO
http://www.youtube.com/watch?v=Uq_qm_CW4-M
DI PIETRO
http://www.youtube.com/watch?v=AUqjcW_silI
GUZZANTI
http://www.youtube.com/watch?v=zhbxQMcf-CY
OVADIA
http://www.youtube.com/watch?v=DrzOQQzGNKM
GRILLO 1
http://it.youtube.com/watch?v=OknMYfMnAUw
GRILLO 2
http://it.youtube.com/watch?v=r-bbJ83zIbk
CAMILLERI
http://it.youtube.com/watch?v=i3ZysFkMTZ0
CELESTINI
http://it.youtube.com/watch?v=5DMdKSmYD3A

mercoledì 2 luglio 2008

LA PAURA FA 2008


non è un momento "buono" quello che stiamo vivendo. segnali sempre più inquietanti mi arrivano sempre più violenti. una paura (in) fondata forse ma molto potente.
la stessa paura ossessiva che mi prese la notte del 14 aprile scorso.
paura che qualcosa di molto pericoloso stia accadendo in questo momento nel mondo. l'ascesa di nuovo ordine mondiale contro i poveri di tutto il mondo. sudditi quelli "occidentali" schiavi e merce tutti gli altri.
le associazioni di pensiero che mi portano a credere questo sono tantissime.
l'ultima, il via libera  del presidente della repubblica al DDL sull'impunità, l'ossessiva propaganda (l'attacco di questi giorni ha passato il livello di guardia), le forzature del trattato di lisbona, eccetera, eccetera, eccetera...

giovedì 26 giugno 2008

THE NEW WORLD ORDER

ECCO IL MOTIVO PERCHE' LA DESTRA FASCISTA E REAZIONARIA CHE E' AL POTERE IN QUESTO MOMENTO IN ITALIA VUOLE A TUTTI I COSTI I MILITARI PER STRADA.
NON E' PER LA SICUREZZA MA IL PREAMBOLO PER QUELLO CHE VERRA'....
BUONA FORTUNA A TUTTI...

Ecco cosa riporta il “Rapporto Urban Operations in the Year 2020” redatto dalla RTO (Studies Analysis and Simulation Panel Group, SAS-030).
La RTO, l’Organizzazione per la Ricerca e la Tecnologia della NATO è il centro di convergenza delle attività di ricerche/tecnologiche (R&T) per la difesa in seno della NATO.
L’Operazione Terrestre o Operazione Urbana (UO-2020) all’orizzonte dell’anno 2020 è uno studio che esamina la natura probabile dei campi di battaglia, i tipi di forze terrestri le loro caratteristiche e capacità.
Lo studio ipotizza l’andamento della popolazione mondiale entro l’anno 2020. Entro questa data il 70% della popolazione mondiale vivrà all’interno di zone urbane.
Il numero delle persone nel mondo supererà i 7,5 miliardi e ciò sarà causa di una spaventosa crescita demografica nelle città e/o metropoli incrementando l’urbanizzazione, provocando povertà, scontri e tensioni sociali.
La necessità di una presenza (militare) massiccia e dominante, tanto morale quanto psicologica, spesso su periodi di tempo prolungati, resterà una caratteristica unica e persistente delle Operazioni Urbane. Questa necessità entrerà nel conflitto attraverso la domanda pressante da parte del mondo politico e del grande pubblico per azioni rapide, decisive e chirurgiche…

Ricapitolando:
- le guerre future saranno all’interno delle città;
- avremo eserciti lungo le strade (NATO o forze militari preposte);
- dal punto di vista psicologico sarà normalissimo avere militari armati in città;
- politici e cittadini richiederanno l’intervento dell’esercito;
- le forze militari utilizzeranno ogni sorta di arma (letale e “non-letale” ad alta energia);
- sommosse, scontri sociali, manifestazioni potranno essere sedate dall’esercito…
- stiamo andando verso la costituzione di uno “Stato militarizzato”.

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Esercito a pattugliare le strade delle grandi città.
Ma solo per pochi mesi?
Antonio Camuso – Osservatorio sui Balcani – 25 giugno 2008

Manovra propagandistica del governo Berlusconi o naturale conseguenza di piani decisi da oltre dieci anni da alcuni paesi della NATO?

Questa affermazione non è l'ennesimo tentativo maldestro di voler accollare a carico dell'Alleanza militare occidentale oscuri disegni di militarizzazione della nostra società, bensì il frutto di nostre ricerche su alcuni progetti, condotti sotto la guida del Pentagono e riguardanti l'uso degli eserciti nelle megalopoli del futuro.
Si tratta del lavoro di esperti NATO UO 2020 nel gruppo di studio SAS 30 Urban Operation in the year 2020 , al quale partecipano dal 1998 esperti di sette Nazioni della NATO ( Italia, Canada, Francia, Germania, Gran Bretagna, Olanda e Stati Uniti d'America ) e che ha gettato le basi per l'evoluzione dell'impiego dello strumento militare nello scenario più probabile del prossimo futuro.

Lo studio NATO U.O. (Urban Operations) 2020
Questo studio, ultimato negli ultimi mesi del 2002 e reso pubblico nei primi mesi del 2003, prima della guerra in Iraq, rende esplicito come in maniera omogenea il nocciolo duro del militarismo mondiale ritiene più che probabile le città del futuro come campo della Battaglia Finale, quella per la sopravvivenza del sistema capitalista e che il ruolo dello strumento militare avrà un carattere dominante anche in quelle che sembrerebbero essere normali operazioni di polizia urbana.
E' l'ambiente urbanizzato che si qualifica come il contesto nel quale l'Umanità del ventunesimo secolo condurrà una difficile vita: le sterminate megalopoli abitate da decine, se non centinaia, di milioni di esseri umani concentreranno nel loro interno tutte le contraddizioni della società capitalista allo stadio supremo.

Differenze di classe e azzeramento dei servizi sociali capaci di attutire il senso diffuso di ingiustizia, degradamento delle complesse regole di interazione tra diversi strati della popolazione, scarsità di cibo e di lavoro genereranno forti conflitti tra diversi strati sociali,coinvolgendo il sistema statale locale e/o organismi e attività multinazionali
In questo contesto che le normali forze di polizia non saranno in grado di condurre operazioni tra folle "ostili" o semplicemente "complici" dei nemici da colpire e neutralizzare senza il rischio di forti perdite o addirittura ritirate catastrofiche da banlieus in fiamme. Rischi di effetto domino su scala mondiale con scene di folle tumultuanti, affamate e disperate che assaltano centri commerciali, quartieri dell'alta borghesia e centri di potere provocherebbe il panico nell'intero sistema capitalistico. L'invio dell'esercito condotto con armi tradizionali e all'ultimo momento potrebbe essere addirittura controproducente scatenando ancor più le folle e i partiti di opposizione.
Per questo motivo nello studio UO2020 si consiglia così di iniziare gradatamente in base alle necessità ad utilizzare l'esercito in funzione di ordine pubblico man mano che la crisi mondiale quella che è ipotizzata per il 2020, si avvicina.

Piccoli interventi crescono.
Nel frattempo ogni paese aderente a questo gruppo compresa l'Italia deve finalizzare reparti appositi che si specializzino per condurre le operazioni di contenimento delle folle e di controllo del territorio compresi i rastrellamenti a caccia di sovversivi ed agitatori nei quartieri.

Il ruolo italiano nella costituzione dell'esercito internazionale antisommossa
L'Italia in questo campo ha proposto la possibilità di sviluppare nuove specializzazioni e di preparare personale addestrato a muoversi e combattere negli ambienti urbani ove occorre isolare quartieri, edifici, abitazioni, ma anche padroneggiare gli impianti di comunicazioni e distribuzione dell'energia e dell'acqua.
In effetti l'Italia è considerata da USA e Gran Bretagna come uno di migliori fornitori di personale addestrato ad operazioni antisommossa a partire dai reparti dei Carabinieri che sono inquadrati, principalmente nell'area balcanica nelle MSU.

Da quando l'Italia si è impegnata a fornire personale nelle guerre umanitarie, aree militari sono state attrezzate per ricostruire ambienti urbani e rurali dove si addestrano carabinieri, parà, assaltatori e bersaglieri che vanno ad operare all'estero, mentre gli stessi reparti di polizia militare sono addestrati realmente, nell'ambiente metropolitano, con l'impiego di ordine pubblico quotidiano sul territorio nazionale e sono gli stessi che presto grazie al nuovo decreto sulla sicurezza del governo berlusconi vedremo operare nelle grandi città e a guardia di siti di rilevanza nazionale: discariche centrali nucleari in costruzione, termovalorizzatori ecc.
Addestramenti sul territorio nazionale sono stati condotti da tempo come per esempio quello del 28 febbraio 2003 che si concludeva presso il Centro di Addestramento alle CRO (Crises Response Operation/Operazioni di risposta alle crisi) di Cesano con la certificazione del 2° Corso per Istruttori della Forza Armata di "Controllo della folla" .
Corso svolto alle porte della capitale dal 17 al 28 febbraio condotto da istruttori della 2a Brigata mobile dei Carabinieri a cui hanno preso parte 7 Ufficiali, 19 Sottufficiali e 3 Vfb. E in cui a far da comparse nel ruolo dei sovversivi tumultuanti c'erano 50 Volontari in Ferma annuale del 7° Reggimento Bersaglieri.
La ricerca ossessiva di sistemi di controllo della popolazione ha nello studio NATO UO2020 alcune parziali risposte di natura tecnologica.

Il Reparto Logistico - Progetto tecnologie avanzate.
Nello Stato Maggiore dell'Esercito Italiano è il Reparto Logistico- Progetto tecnologie avanzate che sta curando l'applicazione di quanto appreso nel Gruppo di lavoro NATO Urban operations 2020.
Lo Scenario URBAN WARFARE coniugato alla lotta al terrorismo globale, ovvero a tutto ciò che potrebbe essere pericoloso all'Impero Globale è affrontato su tutti i suoi aspetti, fuorchè le motivazioni che potrebbero essere le radici di forme di contestazione "estreme" , quale anche quella del passaggio dalla opposizione politica a quella armata.

I ROBOCOP imperiali.
Il futuro soldato che l'Esercito Italiano impiegherà per le operazioni urbane sarà dotato oltre che da armi convenzionali ultratecnologiche, come già spiegato nel paragrafo "il sistema soldato", anche di sistemi d'arma bivalenti letali /non letali. E' un esigenza che nasce dalle numerose operazioni di "guerra umanitaria" nelle quali il nostro esercito da oltre un decennio è pienamente coinvolto con le operazioni all'estero, ma anche dall'esperienza di operazioni di polizia ed ordine pubblico interno nelle quali esso si è trovato a collaborare con altre forze di polizia ( es. Vespri siciliani) o operare autonomamente (operazioni antimmigrazioni controllo coste del Salento)od infine in occasione di summit internazionali (es. Genova 2001 o Pratica di Mare 2003).

Il programma armi non letali.
Nel programma "non lethal weapons" redatto dallo Stato Maggiore Esercito sono previste le forniture ai reparti di una nuova famiglia di bombolette spray al peperoncino di diverse dimensioni e portata, tali da essere utilizzate efficacemente contro gruppi composti da numerose persone o contro singoli. Queste bombolette diventeranno così una dotazione base montata sui mezzi dell'esercito, blindati, carri armati, jeep ma anche come "arma da fianco" per ogni singolo soldato impiegato in "operazioni umanitarie".
Con queste specifiche l'esercito italiano sta finanziando piani di ricerca e sviluppo in collaborazione con le industrie interessate sia italiane che estere.

Per le operazioni antisommossa e di controllo urbano lo stato maggiore dell'esercito italiano sta definendo un programma di sviluppo di armi letali/non letali, in particolare fucili automatici dotati di puntamento ottico, che farebbero uso di "proiettili ad alta deformabilità e ad energia cinetica costante.”
A causa di problemi di bilancio solo poche risorse finanziarie sono state potute esser destinate a questi avveniristici progetti, ma ora che con il plauso del parlamento e dell'opinione pubblica spaventata da clandestini e microcriminalità, vedremo i blindati dell'esercito aggirarsi per i nostri quartieri, le richieste di migliori e più consone dotazioni si faranno pressanti.

Grandi affari quindi per le industrie che con molta discrezione da 10 anni (con l'assenso di governi di centro sinistra e centrodestra succedutisi alternativamente) a questa parte stanno tessendo una lunga rete trasversale di simpatie e di interessi e che non vedono l'ora di mostrare l'efficacia dei nuovi prodotti sui corpi di clandestini, accattoni, prostitute, drogati e scippatori, prima o poi su sovversivi contestatori di una società che produrrà miliardi di diseredati e un pugno di nababbi, infine sull'umanità sofferente del terzo millennio.

Antonio Camuso
OSSERVATORIO SUI BALCANI DI BRINDISI

martedì 24 giugno 2008

Di chi è la colpa?




"Ogni mattina, nel tragitto dal letto alla cucina, passo davanti al mio armadio con l’anta a specchio. L’anta è rigorosamente chiusa perché la sera prima l’ho chiusa sbattendola prima di infilarmi sotto le coperte. Ma al mattino è di nuovo lì che mi aspetta. Quindi la apro. L’anta fa un eeeek alla Dario Argento ed eccola lì, Pulsatilla, che compare in tutta la sua beltà, nuda come un verme. Quello è il momento peggiore della giornata. Il momento del check. Il cuore mi salta in gola. Temo di vedere quello che non vorrei mai vedere. Un brufolo, un punto bianco, la pelle che si lamenta delle sigarette, una smagliatura, qualche etto che nottetempo è diventato tangibile, cellulite in più, capezzoli che non puntano il soffitto come vorrei. È stressante. Soffro di paure che sono state inventate a tavolino da altri. Paure artificialmente generate per stimolare l’acquisto di prodotti. Ho letto che il 98% delle donne soffre di cellulite. Soffre. In realtà di cellulite non si soffre, la cellulite se ne sta lì placida, adagiata su un fianco, e non dà alcun fastidio. Anzi, se devo dirla tutta la mia è cellulite di qualità, frutto di ottimi pranzi e ottime cene in cui mi sono divertita e ho sbevazzato in allegria, frutto dell’olio extravergine di oliva torbido e aromatico delle mie terre, frutto di gelati leccati sulle più fighe panchine di tutto il mondo, per la miseria. Le donne senza cellulite sono donne senza passato. E poi: ma vedi un po’ tu se il 98% delle donne deve fare il diavolo a quattro per assimilarsi a quel misero 2%. Sarebbe più logico il contrario. Ma l’unica logica di cui ci si occupa è la logica del profitto."

by Pulsatilla

(quando si dice, dar voce ai pensieri altrui...)

mercoledì 18 giugno 2008

LA MIA PRIMA VOLTA....

Per la prima volta nella mia vita mi sono rotto un piede, la cosa non è affatto piacevole. 
non tanto per il dolore che ti procura, nel mio caso, fortissimo all'inizio, quasi assente ora, ma per il senso di dipendenza dagl'altri. 
il massimo che riesco a fare autonomamente è cambiare la tv con il telecomando o usare il pc (sempre che siano a portata di mano).
è frustrante e ti senti un rompi palle incredibile. nella sfiga di farmi male da solo, almeno ho avuto la fortuna non causarmi una frattura grave ma "solamente" il distacco del malleolo, quindi dovrò portare il gesso (salvo imprevisti) "solo" 30 giorni (che culo).
anche farsi la doccia è una rottura di coglioni incredibile, mettersi la busta per non bagnare il gesso, sbrigarsi  xché non si può stare tanto in piedi, asciugarsi in fretta, tutto di fretta in modo che appena uno ha  finito di vestirsi è di nuovo sudato come una bestia e dovrebbe lavarsi di nuovo (e meno male che ancora non fa caldo).  in conclusione di questo breve post, dopo nemmeno una settimana di questa rottura di cazzo già non ne posso più. sarei portato ad una riflessione su quelli che le rotture le hanno più gravi o quelli che purtroppo hanno degli handicap più seri (soprattutto alle persone che se ne occupano), ma il discorso sarebbe troppo lungo e forse non sarei nemmeno in grado di affrontarlo, quindi ve lo risparmio...
speriamo che la metà di luglio arrivi presto!!!
 

mercoledì 11 giugno 2008

Berluscounter!

Cliccateci sopra...

INTERCETTAZIONI? SI GRAZIE!


le balle di alfano e del "MITICO" gasparri..

le autorizzazioni dei gip alle intercettazioni nel 2007 sono state
45.122 (più 34.844 di convalida, cioè di proroga QUINDICINALE sulle stesse utenze).
prendendo per buona la balla riportata sopra dai "soggetti" citati i provvedimenti complessivi sono stimati in 124.825, ma visto che ogni soggetto intercettato ha più utenze telefoniche, cellulari (con varie sim), case, uffici ecc il numero di persone intercettate sono sicuramente molto meno. il faffronto con gli altri paesi è improponibile visto che circa l'80% delle intercettazioni nel nostro paese riguardano la criminalità organizzata (cosa sconosciuta in quasi tutti i paesi del mondo tranne l'italia).
i costi sono in calo: 286 milioni nel 2005
246 milioni nel 2006
224 milioni nel 2007.
infine la balla più clamorosa da uno che si spaccia per intelligente:
il costo della giustizia nel 2007 è stato di 7,7 MILIARDI di euro (bilancio 2007), non mi sembra che 224 milioni corrispondono al 33% della spesa, ma appena al 2,9%, che potrebbe essere portata a 0 se come ha detto anche travaglio lo stato obbligasse i CONCESSIONARI delle reti PUBBLICHE a non far pagare il servizio.

venerdì 6 giugno 2008

Sviste...


aaah..ma che fessa..!! io pensavo che questo fosse un articolo su come lui stesse operando per risolvere il problema dei rifiuti...vabbè, però il titolo inganna eh!!

giovedì 15 maggio 2008

...perchè tra noi c'è...??? ;-)



x M.: completa il titolo del post con la parola mancante ;-DDD

Va bene, adesso lo so che da chi legge questo blog (che poi è la stessa, unica e sola persona a parte me) sarò tacciata di essere quella che notoriamente disdegna e denigra pesantemente le banali smancerie e poi sotto sotto è la prima a cui piacciono.. invece no, niente di tutto questo. Semplicemente, ascoltando le parole di questa poesia (che Lorenzo Cherubini ha voluto mettere più o meno sottoforma di canzone e intitolarla "A te") le ho sentite diverse da quello che è il tragico e triste modo di esprimere l'amore nelle canzoni degli ultimi anni. Forse le ho sentite...non so come dire...vere, quotidiane, con la voglia di accantonare il facile "amore tesoro" e scavare nella purezza di un sentimento profondo, che non si arrende alle prime stronzate, ma che descrive benissimo la voglia di far parte l'uno dell'altra. E poi ogni frase sembra che mi appartenga, perché è esattamente quello che tante volte mi sento dire dalla persona che amo, e quello che anche io provo nei suoi confronti..e questo mi ha colpito. E, perché negarlo, un po' commosso. Che posso farci..sono pur sempre una donna. Innamorata.
ilaria


"A te che sei l’unica al mondo, l'unica ragione per arrivare fino in fondo ad ogni mio respiro
Quando ti guardo dopo un giorno pieno di parole,senza che tu mi dica niente tutto si fa chiaro
A te che mi hai trovato all’ angolo coi pugni chiusi, con le mie spalle contro il muro pronto a difendermi, con gli occhi bassi stavo in fila con i disillusi, t mi hai raccolto come un gatto e mi hai portato con te
A te io canto una canzone perché non ho altro, niente di meglio da offrirti di tutto quello che ho
Prendi il mio tempo e la magia che con un solo salto ci fa volare dentro all’aria come bollicine
A te che sei, semplicemente sei sostanza dei giorni miei
A te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo senza misurarlo
A te che io ti ho visto piangere nella mia mano, fragile che potevo ucciderti stringendoti un po’
E poi ti ho visto con la forza di un aeroplano, prendere in mano la tua vita e trascinarla in salvo
A te che mi hai insegnato i sogni e l’arte dell’avventura
A te che credi nel coraggio, e anche nella paura
A te che sei la miglior cosa che mi sia successa
A te che cambi tutti i giorni e resti sempre la stessa
A te che non ti piaci mai e sei una meraviglia, le forze della natura si concentrano in te, che sei una roccia, sei una pianta, sei un uragano, sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano
A te che sei l’unica amica che io posso avere, l’unico amore che vorrei se io non ti avessi con me
A te che hai reso la mia vita bella da morire, che riesci a render la fatica un immenso piacere..."