mercoledì 21 marzo 2012

PERCHE' L'ART. 18 DEVE RIMANERE UN TABU'


Da quello che leggo in giro per il web e quello che sento in tv, anche da quelli che si professano di sinistra (che di per se' non vuol dire nulla, come dice Don Pizzarro), sembra che non venga capito il problema che sorgerà dal fatto di poter essere facilmente licenziati. Non è il licenziamento in se', ma il costante ricatto a cui tutti i lavoratori, nessuno escluso, verrà sottoposto. In questa fase i più facili a stare sotto ricatto sono i precari, costretti a tutto pur di continuare a percepire un reddito.
Domani, se la riforma passerà, saranno anche i tanti con una famiglia sulle spalle a cui il reddito non potrà mancare, pena il mancato sostegno della famiglia. A questo punto tutti si piegheranno a fare turni infami, ad essere sempre a disposizione del padrone e limitare ancora di più (come se ce ne fosse il bisogno) la vita sociale, in modo da disturbare sempre meno il manovratore. Il Capitale sta vincendo la guerra contro i lavoratori e gli oppositori sono sempre meno.

Buona fortuna.

P.S. Rileggere il Capitale di Marx, almeno nella parte in cui si descrive lo stato dei lavoratori a metà del 1800, farebbe davvero bene a tutti quelli che sono tutt'oggi lavoratori salariati.