domenica 4 maggio 2014

Il pagliaccio passerà.

Renzi verrà presto spazzato via dalla storia, non è una previsione, è un dato di fatto.
Come giustamente scriveva Marx: "la storia si ripete due volte, la prima in tragedia, la seconda in farsa" (Il 18 brumaio di Luigi Bonaparte), noi stiamo vivendo la parte finale della farsa, rappresentata magistralmente da Berlusconi.
Renzi, essendo la sbiadita copia del nano, non in senso fisico (citando Gianfranco La Grassa), sarà solo una comparsa nell'epilogo.
Il tracollo inevitabile del partito di massa novecentesco, su cui ha ben scritto Marco Revelli nel suo "finale di partito", porterà dei cambiamenti impensabili fino a qualche anno fa, la riprova ne è, nel bene o nel male, il M5S di Beppe Grillo. Chi ancora non lo ha capito, e, non è un caso, è proprio l'ex sindaco di Firenze e tutti i suoi fans, i quali da "ceto medio semicolto" (ancora La Grassa), si aggrappano "all'ultima speranza per il nostro Paese", per rimanere ancora attaccati a qualcosa che non esiste più.

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