lunedì 24 settembre 2007

No ipocriXIA





Ma che bella, questa ennesima prova della bravura dell'insostituibile e geniale obiettivo di Oliviero Toscani...peccato che per me coincida con l'ennesima prova della grande ipocrisia che regna a questo mondo. Sì sì, belle parole.."l'anoressia è un grave problema, in Italia ne soffrono oltre 2 milioni di persone", "ma vuoi mettere una bella ragazza in salute'", "ma no..non sei grassa, meglio 2 chiletti in più, che le costole che si vedono" ..già... e i vestiti dove si comprano? nei negozi, dove spesso (troppo spesso) la taglia più grande è la 44. E si tenga ben presente che portare la 44 il più delle volte significa pesare più o meno 60 kg, non 320!
Per Toscani però, la moda non ha grandi responsabilità nel diffondersi dell'anoressia, si legge a questo proposito su un articolo dal sito di Libero.
Va bene.. in un certo senso posso anche essere d'accordo.. in fondo è un po' come dare la colpa di un suicidio al/alla fidanzato/a che ha lasciato la persona che ha deciso di togliersi la vita..non c'è niente da fare o da dire, certe cose avvengono indipendentemente dagli impulsi o avvenimenti esterni.. sono meccanismi psicologici che si innescano ovviamente in una psiche già predisposta e che, prima o dopo, evento o non evento, avrebbe espresso il suo enorme disagio interiore. Ne è la prova il fatto che, eccetto un numero esiguo di persone, ognuno di noi ha vissuto grandi dolori, gravi perdite o seri traumi.. ma non per questo la popolazione è stata decimata da suicidi o tentativi di farla finita, proprio perchè ognuno ha una sua individualità, indipendentemente da ciò che dicono i giornali, la tv o il cinema.
Su questo mi sento di appoggiare in parte l'asserzione di Toscani..
d'altra parte mi sentirei di chiedergli, se potessi parlarci, il perché di queste continue prese in giro, da parte di un catalizzatore di masse giovanili quale è la moda, ai ragazzi stessi. Come mai ci si fa belli e soprattutto sensibili, con campagne contro l'anoressia, quando qualsiasi articolo, qualsiasi servizio, qualsiasi didascalia, qualsiasi pubblicità mette la parola magro come =perfetto (l'ultima volta che mi è capitato di leggere questa parola, era stata applicata a Valeria Marini..per citare una grande - per me - mente: Caparezza "roba da lama nei polsi"), quando sulla stessa pagina di giornale, o la stessa pagina web, viene spiattellata l'immagine di un cadavere adulto ad occhi aperti pesante 28 kg e poco più in basso fa bella mostra di sè l'ultima pubblicità del Gucci di turno, con modelle (e non ci vuole certo una laurea per capire quale sia l'etimologia di questa parola, prima di dire che la moda o i media non c'entrano proprio nulla) pesante appena mezzo chilo in più rispetto alla precedente, con indosso l'ultimo fazzoletto di stoffa che fa tanto chic e ragazza al passo coi tempi e dallo sguardo assassino (e naturalmente famelico) che vuole dirti "guarda come sono bella..tutto merito di questo straccetto che ho addosso..senza questo non sei nessuno, non c'è niente da fare.. lo vuoi? comincia a dimagrire e diventa come me". E non mi dite che non è così per favore, che di ipocrisia sull'argomento ho fatto veramente il pieno, grazie. Ilaria

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