martedì 24 giugno 2008

Di chi è la colpa?




"Ogni mattina, nel tragitto dal letto alla cucina, passo davanti al mio armadio con l’anta a specchio. L’anta è rigorosamente chiusa perché la sera prima l’ho chiusa sbattendola prima di infilarmi sotto le coperte. Ma al mattino è di nuovo lì che mi aspetta. Quindi la apro. L’anta fa un eeeek alla Dario Argento ed eccola lì, Pulsatilla, che compare in tutta la sua beltà, nuda come un verme. Quello è il momento peggiore della giornata. Il momento del check. Il cuore mi salta in gola. Temo di vedere quello che non vorrei mai vedere. Un brufolo, un punto bianco, la pelle che si lamenta delle sigarette, una smagliatura, qualche etto che nottetempo è diventato tangibile, cellulite in più, capezzoli che non puntano il soffitto come vorrei. È stressante. Soffro di paure che sono state inventate a tavolino da altri. Paure artificialmente generate per stimolare l’acquisto di prodotti. Ho letto che il 98% delle donne soffre di cellulite. Soffre. In realtà di cellulite non si soffre, la cellulite se ne sta lì placida, adagiata su un fianco, e non dà alcun fastidio. Anzi, se devo dirla tutta la mia è cellulite di qualità, frutto di ottimi pranzi e ottime cene in cui mi sono divertita e ho sbevazzato in allegria, frutto dell’olio extravergine di oliva torbido e aromatico delle mie terre, frutto di gelati leccati sulle più fighe panchine di tutto il mondo, per la miseria. Le donne senza cellulite sono donne senza passato. E poi: ma vedi un po’ tu se il 98% delle donne deve fare il diavolo a quattro per assimilarsi a quel misero 2%. Sarebbe più logico il contrario. Ma l’unica logica di cui ci si occupa è la logica del profitto."

by Pulsatilla

(quando si dice, dar voce ai pensieri altrui...)

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