mercoledì 15 dicembre 2010

Scenari che arriveranno?


Ieri alla Camera è stata respinta per 3 voti la mozione di sfiducia presentata da Fini, Casini e altri parlamentari d'opposizione, sembrava la fine del caimano ma non lo è stata. Almeno per ora.
Ma andiamo con ordine.
Il lento ed inesorabile percorso che porta Fini e il suo gruppo all'opposizione parte da lontano.
Riassumendolo in breve: Minoranza interna al PDL, gruppo autonomo in parlamento, ritiro dei delegati e appoggio esterno al governo, mozione di sfiducia e passaggio all'opposizione.
Non sto qui a ricordare i perché e i per come di questi passaggi, chi segue la politica li sa, chi non li sa dovrebbe iniziare a seguirla visto che nonostante quello che si dica, incide e fortemente sulla vita di ognuno di noi. Dopo la giornata di ieri, due scenari politici si aprono davanti a tutti i cittadini italiani: l'allargamento della maggioranza da parte di B. (mettendo in atto a tutti gli effetti un governo di minoranza, in quanto non aprirebbe ad uno o più gruppi parlamentari, ma a veri e propri peones della camera il suo governo) e le elezioni a marzo. Va subito detto che per l'Italia nessuno dei due scenari è esaltante (se non proprio deprimenti) entrambi, ma questo è.
Prendiamo in analisi il primo scenario: Allargamento della maggioranza
B. con la sua "forza di persuasione" riesce a raggruppare una decina di peones alla camera portando la sua maggioranza intorno ai 320, 4 o 5 in più della soglia minima. Partendo dal presupposto che questo governo non ha fatto nessuna riforma o legge degna di questo nome in 2 anni e mezzo con 70 parlamentari di vantaggio, si dovrebbe già capire che non farebbe altro che galleggiare tanto da far rimanere impunito B. più tempo possibile. Intanto ogni minima legge dovrà passare per le forche caudine della camera rendendo di fatto l'iter parlamentare bloccato. Magari anche sulle famose leggi delega per il federalismo tanto caro a Bossi. Ovviamente la Lega non potrà stare a questo gioco e forzerà la mano perché si vada alle elezioni, in modo da cavalcare il mancato federalismo e rafforzare ancora di più il suo peso in parlamento. Va anche detto, a scanso di equivoci, che il federalismo è una chimera. Un ponte sullo stretto elettorale, da buttare in pasto al nord solamente per fini propagandistici, non verrà mai realizzato, ma serve alla lega come motore per la campagna elettorale. Si diceva, si va alle elezioni e quindi ci si ricollega al secondo scenario.
Elezioni anticipate a marzo.
Come nei migliori gialli il colpevole va individuato tra chi trae maggior vantaggio. In questo caso la Lega come detto sopra ma, soprattutto, sarebbe la partita fondamentale per Berlusconi.
Tutti sappiamo o dovremmo sapere che Napolitano terminerà il suo mandato nel 2013, quindi il suo successore verrà eletto dal prossimo parlamento che uscirà dalle elezioni, che si tengano a marzo 2011 o alla naturale scadenza di questa legislatura, nel 2013 appunto. Berlusconi quindi, per salire al Quirinale (il suo ultimo obiettivo) deve andare alle elezioni quando è più forte e con questa legge elettorale (il porcellum), che gli permetterebbe di farsi eleggere anche con la sua sola maggioranza. La scadenza naturale della legislatura è troppo rischiosa: governare altri 2 anni e mezzo tra bufere finanziarie sempre più forti, i pochi numeri della maggioranza e soprattutto la sua infinita incapacità di governare, lo porterebbero a fine legislatura stremato con un consenso davvero basso che forse nemmeno tutti i suoi mezzi d'informazione riuscirebbero a rialzare. Per questo, che che ne dica ora B., sta tutto nel suo interesse andare alle elezioni a marzo.
Prendendo per buoni i sondaggi (a me fanno senso, ma almeno possiamo basarci su dei dati) l'alleanza PDL+Lega è, seppur di poco, avanti a tutte le altre coalizioni, per puro esercizio algebrico andrebbe sotto solo se tutti si schierassero nella medesima coalizione (da FLI a SEL), ma è solo un volo pindarico, perché una tale carovana perderebbe "appeal" elettorale e porterebbe molto probabilmente dentro le urne ad una vittoria del centro destra guidato da Berlusconi & Bossi. Quindi PDL + Lega avrebbero la maggioranza alla camera e, con molta probabilità Berlusconi, conscio che questa sarebbe la sua battaglia finale, metterebbe in gioco tutte le sue armi mediatiche per portare la sua testa incatramata al Colle più alto, anche al Senato.
Alla fine di marzo ci ritroveremmo con un parlamento formato da 370 deputati divisi fra Lega (diciamo un centinaio) e 270 veri yesmen del cesare di Arcore. Con una minoranza che dovrà dividersi i rimanenti 260 seggi tra P.D., IDV, SEL, FLI, UDC, API. Non c'è che dire, un gran bel parlamento. In pratica governerebbe la Lega permettendo tutte le porcate a Berlusconi fino al trionfo come capo dello Stato. Non male, no?

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