martedì 11 settembre 2007

L'USO DELLE PAROLE

L'uso delle parole è sempre più strano e sempre meno chiaro. Cerco di spiegarmi meglio. Cosa sono le parole? lasciando da parte le disquisizioni tecniche sull'etimo e la derivazione di ogni singola parola, posso esemplificare al massimo dicendo semplicemente che le parole sono dei codici, delle codificazioni generalmente accettate per descrivere delle sensazioni, delle idee percepite. Almeno secondo me. Tutto il contorno è vacuo e senza un "significato" assoluto. Piccolo esempio esplicativo: populismo. E' una parola orrenda ora, o sbaglio? rappresenta quanto di più orribile si propini davanti all'opinione pubblica. Chi viene etichettato come "populista" è visto dalla gente come un pazzo che non sa cosa dice, alla stessa stregua di un qualunquista o addirittura peggio. Essere populista non vuol dire per forza essere pazzo o qualunquista. Uno a cui sta a cuore il destino del popolo E' un populista. Lo erano Martin Luther King e Ghandi, lo è Noam Chomsky e pochi, pochissimi altri..o per lo meno ora non me ne vengono in mente. Chi ha il coraggio di dare del qualunquista alle persone sopracitate? nessuno che abbia un po' di buon senso o anche poca, pochissima cognizione di causa, sapendo ovviamente chi sono King, Ghandi e Chomsky. Tornando al discorso iniziale del post, vorrei soffermarmi sull'uso indiscriminato delle parole, di cui oggi purtroppo, non si fa più l'uso appropriato. Leggendo i giornali e guardando le tv italiane salta subito all'occhio l'utilizzo smodato delle parole, non si chiamano più le cose con i loro veri nomi, il tutto, all'insegna del politically correct. Il politically correct non esiste, è un'invenzione, pura fantasia, inutile demagogia.
Avrei un miliardo di cose da dire su questi argomenti ma ovviamente non lo faccio, già sto blog non lo legge nessuno e se diventa pure noioso e prolisso non lo leggo più neanche io...
però essendo il blog una specie di diario qualcosa la devo pur scrivere, sennò è inutile averlo creato, poi se non lo legge nessuno pazienza, io lo scrivo per me, in fondo il vero artista le opere le crea per lui mica per chi poi le apprezza o le critica! ahahah, bello darsi delle arie!! comunque anche questo è piuttosto relativo, in fondo essere un artista non vuol dire mica esserlo perchè gli altri lo pensano o lo dicono, uno può essere un artista in milioni di modi, ad esempio nel mio caso a dire cazzate a modo mio lo sono e sfido chiunque a dimostrarmi il contrario. Dicevo dell'uso delle parole e di come oggi viene fatto soprattutto dai cosiddetti organi di informazione (di regime, purtroppo, in Italia). Viviamo in una nazione (o meglio un mondo visto che tutte le informazioni e le notizie di TUTTO IL MONDO, vengono distribuite, filtrate, quindi censurate da 5 agenzie di stampa, 5 per tutto il mondo), dove tutto è mistificato o modificato in modo che chi comanda faccia quel che vuole sulle spalle di tutti gli altri, (questo, da uno come Mughini ad esempio o meglio ancora Casini può subito essere identificato come un pensiero populista, quindi qualunquista). Nella realtà dei fatti non è cosi. Tutto, ripeto tutto quello che ci viene proposto dai media è mistificato e avulso dalla verità autentica, quello che succede nella vita reale è sempre diverso da quello che viene raccontato sui giornali, più la cosa la fanno apparire grande, più questa è inevitabilmente diversa da come ce la mostrano. Il XX e l'inizio del XI secolo è pieno di esempi, basta approfondire un attimo un qualunque evento e tutto appare sotto una luce diversa da quella con cui l'abbiamo sempre vista. Non mi stancherò mai di ripeterlo, tutto è mistificato, ogni singolo evento storico riportato a noi e che si legge in tutti i libri di storia è corretto da chi l'ha materialmente redatto. E' difficile da credere ma per citare un famoso libro uscito in sordina in italia: TUTTO QUELLO CHE SAI E' FALSO, niente di più vero...
http://www.beppegrillo.it/2007/10/chomsky_e_le_ma.html

1 commento:

  1. Ciao Cassandra,ormai è da un pò che nn "faccio un giro" sul tuo blog...un pò perchè nn ho più tempo,un pò perchè spesso nn trovo interesse per gli argomenti postati(ma questa è tutto un'altra storia!!!)...oggi però mi son dovuta fermare..NECESSARIAMENTE!
    quello che mi ha spinto nel lasciare un commento è questo post scritto l'11 settembre...
    quello che mi lascia un bel pò con l'amaro in bocca,nn è tanto "l'uso delle parole",quanto il fatto che il tuo blog,sempre attento ai fatti di cronaca,alle ingiustizie del mondo,ai soprusi dei potenti,nn abbia giustamente ricordato l'anniversario dell'11 settembre...
    nn è retorica la mia,quanto magari un pò di senso del rispetto...nn trovi???
    ci sentiremo presto...interesse permettendo (ah ah ah )
    un bacio
    da giuda

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