mercoledì 5 dicembre 2007

30 novembre 2007


Venerdì scorso sono stata al concerto dei Subsonica..ho perso il conto di quanti loro concerti ho visto.. forse una decina, o qualcosa di più, ma il più bello e indimenticabile è stato indubbiamente (come spesso accade) il primo, nel 2002.
I Subsonica mi sono piaciuti da subito, sono stata immediatamente colpita dai testi delle loro canzoni.. mosche bianche nel panorama della musica italiana, in cui oltre a "amoremioperchémihailasciatoadessonientehapiùsensoperme" c'è il nulla cosmico ora, figuriamoci 11 anni fa, quando è uscito il loro primo cd, "Subsonica" che, a dispetto della mancanza di originalità del titolo, era fatto di brani i cui testi spaziavano dalla realtà di persone ingiustamente detenute nelle carceri ("Come se"), ai telefilm di fantascienza anni '70 ("Non identificato"), a persone che guidano le libere frequenze ("Radioestensioni"), alla mediocrità e superficialità delle persone che hanno paura della diversità ("Preso blu"), il tutto nel loro stile in cui si mescolano magicamente sonorità molto reggae, campionamenti vari e naturalmente il loro rock elettronico..
Due anni dopo è uscito "Microchip emozionale", nel titolo si rifanno di tutta l'originalità tralasciata nel primo disco, e nei testi continuano con la loro attenzione al sociale e ai disagi e le emozioni che segnano la realtà vissuta da chi ha la nostra età. L'ho sempre considerato il loro "capolavoro", forse perché contiene la mia canzone preferita "Colpo di pistola", canzone contro la prevaricazione, gli abusi quotidiani, l'arrivismo più arrogante, ma non solo.
Parlano, senza paura nè falsi pudori, dell'adolescenza che si da all'anoressia (o alla transessualità?) ("Aurora sogna"), della necessità di liberarsi da gabbie visibili e invisibili ("Liberi tutti"), senza abbandonare comunque il motore principale della loro ispirazione: le notti torinesi fatte di locali, divertimento, esperienze, nebbia, cieli grigi, gente.
Con l'uscita di "Amorematico", ancora con l'etichetta indipendente Mescal, sono ancora abbastanza in linea con il loro stile e con il loro interesse alla moltitudine di problemi del nostro tempo, dalla mafia ("Sole silenzioso"), alla violenza tra le mura domestiche ("Gente tranquilla").
Forse è stato col passaggio dall'indipendente Mescal alla major Emi, che hanno perso qualcosa di loro per strada.. forse l'umiltà, la genuinità del loro spirito e forse la completa devozione di qualche fan, pur continuando stranamente a praticare prezzi quasi popolari (sul sito i loro cd sono rimasti a 10 euro).
Infatti, con l'uscita di "Terrestre" nel 2005, forse non ero ancora pronta ad ammetterlo, ma l'entusiasmo dei primi dischi era un po' diminuito.. le sonorità erano quasi totalmente cambiate, così come la cura, la qualità e l'attenzione ai testi..
Perciò, quando qualche settimana fa è uscito il nuovo singolo "La glaciazione", mi portavo un po' dietro il pregiudizio del disco precedente, anche se più di una persona mi diceva che con questo nuovo album erano tornati alle origini.. rock elettronico, e testi di attualità..cose che però ad un primo ascolto non avevo ancora riscontrato. Ho potuto farlo al concerto, dove ho ascoltato "Piombo" (di cui riporto il testo qui sotto e, quando sarà disponibile, anche il video), canzone dedicata a Roberto Saviano e alla sua vita dedita alla ricerca della giustizia e della verità.
E se è vero che ancora adesso, dopo il live e dopo aver ascoltato il cd diverse volte, non riesco a ritrovare i "miei" Subsonica, quelli di "Cose che non ho", di "Istantanee", di "Tutti i miei sbagli", di "Il cielo su Torino", per me saranno sempre e comunque la realtà migliore nel restante triste e squallido panorama musicale italiano.
ilaria


PIOMBO


Chiazze di sangue, giornate di sole

Le dita sull’asfalto, l’arma già scarica.

Giovane vita in un gesso sottile

Tutto finisce, in terra resta una sagoma.

Fanti e pedine, scacchiere di morte

La merce nel sistema è l’unica regola

Rischiare tutto e non essere niente

Nel male scuro che travolge ogni pietà.

L’aria è più pesante che mai quando un fantasma ci ruba l’ossigeno

Quando il futuro è solo piombo su queste città

Sotto una cupola che sembra la normalità.

L’aria è più pesante che mai e brucia tanto che manca l’ossigeno

Troppi silenzi in quel cemento che già sanguina

Troppe speranze nel mirino che ora luccica.

Se un sogno non raggiunge neanche il mattino

Se le illusioni sono scorie di umanità

Come fare a coniugare un verbo al futuro

Quando il futuro è solo appalto di tenebra.

Dentro una terra di sole e veleni

C’è un paradiso infestato dai demoni

Spettri temuti con nomi e cognomi

Che tremano solo di fronte alla verità

Quella del coraggio di chi sfida l’oscurità,

Quella di chi scrive denunciando la sua realtà,

Le anime striscianti che proteggono l’incubo

Sotto la scorta di un domani che scotterà

venerdì 30 novembre 2007

BRUTTI RISVEGLI...




Svegliarsi di soprassalto con tua madre che parla al telefono e piange è una cosa orribile.
Alzarsi dal letto e vedere che anche tuo padre piange è ancora peggio. Sapere che un amico di famiglia, con il quale hai condiviso un infinità di cose, è morto dopo una malattia, di cui nessuno sapeva nulla è una cosa allucinante. Il mio risveglio oggi è stato questo. Ancora non riesco tanto a capire come mi sento, di sicuro triste. Triste perché era un amico che conoscevo da sempre, triste perché sono un grandissimo amico dei figli e della moglie, tristissimo perché uno degli eventi che ricordo con più piacere nella mia vita è legato a questa famiglia. Forse non è il massimo della spiritualità, ma il ricordo più bello, quello che mi rimarrà impresso nella memoria per sempre è legato allo scudetto del 2001 della mia e Sua squadra del cuore. Non dimenticherò mai l'accoglienza che mi dava tutte le domeniche alle 14.30, lui già davanti alla tv che mi aspettava per vedere la partita insieme. Il mio posto era accanto a lui sul divano, era il mio posto e non voleva che nessuno ci si mettesse oltre a me. Un anno passato tra gioie indicibili e non facilmente raccontabili a parole, solo chi come noi ha tanta passione per la ROMA può capire quello che provo ora. Un anno di vittorie, di incazzature stratosferiche e di esultanze incontenibili. Il mio ricordo sarà legato sempre al gol di Totti contro il Parma l'ultima di campionato, l'unico gol di tutto quel fantastico campionato a cui non è riuscito a trattenersi ed ha esultato, non l'aveva mai fatto, mai. Non un "GOOOLLL", mai un urlo di gioia in 35 partite delle quali tantissime vinte, mai. Solo quel gol, fatto dal capitano, solo in quella occasione l'ho sentito strillare gol (in modo cmq molto composto) in quel momento ho capito che avevamo davvero vinto lo scudetto. Era fatto così discreto e composto in tutto, ma è quel: "GOL" detto ad alta voce (ma non troppo) che non me lo farà dimenticare mai.

giovedì 22 novembre 2007

AVANTI SAVOIA


Martedì "Ballarò" su raitre ha dato questa notizia: Vittorio Emanuele di Savoia (omicida, adescatore, sfruttatore della prostituzione ma, nella sua testa, RE) e quel bamboccio del figlio Emanuele Filiberto, (je menerei dalla mattina alla sera) hanno formalmente richiesto allo Stato Italiano il risarcimento di 260 milioni di euro (più gli interessi) e la restituzione dei beni confiscati alla famiglia reale dopo la nascita della Repubblica Italiana. A parte il fatto che, proprio perché questa è una Repubblica, (anche se di banane) qualunque re del cazzo accampi diritti è un pazzo, ma in questo caso siamo nel campo della schizofrenia più totale. Partiamo dalla motivazione principale data dai legali dell'omicida re, (va infatti ricordato a tutti che questo signore ha ucciso un ragazzo e non gli è stato fatto nulla) : "i danni morali dovuti alla violazione dei diritti fondamentali dell’uomo stabiliti dalla Convenzione Europea per i 54 anni di esilio dei Savoia sanciti dalla Costituzione Italiana". L'assurdo sta proprio qui. Se la Costituzione Italiana (per quanto ne so è ancora in vigore nonostante tutti la vogliono cambiare), sancisce che tutti i savoia non devono calcare l'italico suolo. Che cazzo stanno a fare qui? E perché si permettono addirittura di vantare crediti e possedimenti qui? L'errore è stato fatto dandogli il permesso di tornare, siamo civili e moderni solo e sempre con le cazzate, in altri paesi re e dittatori vengono messi a morte (per carità non sia mai, la pena di morte no), ma forzare la costituzione per farli tornare, (prima di rientrare in italia proprio l'ex re disse che non avrebbe preteso nulla, gli sarebbe bastato anche un camper, parole sue) e poi sentirsi chiedere i danni per l'esilio sembra francamente troppo. Gradiremmo invece, dallo stato italiano, di chieder conto di quello che hanno fatto loro, se non prima della repubblica (cosa che io farei dopo questi fatti), almeno quello che hanno combinato penalmente una volta tornati in Italia, che è (speriamo ancora per molto) una Repubblica.

mercoledì 21 novembre 2007

Tanto per dirne una...


Stamattina, mentre venivo al lavoro in macchina, ho incontrato sulla strada l'auto di un'agenzia funebre con una bara dentro. La mia amica Manu è partita automaticamente col segno della croce ed io ho pensato: ma perché la gente si fa il segno della croce quando vede la macchina delle pompe funebri piena? (mentre, ovviamente, si guarda bene dal farlo quando essa è vuota, come se significasse che quindi non esiste un morto a cui dire - per chi ci crede davvero - "che il Signore sia con te".. cosa che sfiora il ridicolo e la più mera superstizione: carro funebre con bara = segno della croce, carro funebre vuoto = grattata di palle???)
Che senso ha, quando nemmeno tu credi all' "augurio" che fai al morto, che senso ha? solo quello di un retaggio che ci portiamo appresso da quando, appena nati, oltre al cartellino col nome, ci hanno incosapevolmente attaccato addosso l'etichetta di cristiani cattolici? Quand'ero più piccola mi sentivo in colpa se vedendo il carro funebre corredato di bara non facevo il padrefigliospiritosanto.. adesso mi ci sentirei tremendamente (nei miei confronti) se lo facessi.
ilaria

lunedì 19 novembre 2007

IL CAVALIER BRAMBILLONI


Clamorosa Brambilla su La 7 a "otto e mezzo" ospite da Ferrara. L' "intelligente a prescindere" ha offerto al suo padrone uno spot elettorale di 45 minuti.
Dopo la cazzata, sparata ieri, del nuovo partito, i berluscones avrebbero voluto recuperare un minimo di credibilità, messa in questi giorni a durissima prova della esternazioni del "fondoditato" leader, ma la "Pantegana Rossa" a mio modesto parere ha fatto più "danni della grandine".
Se qualcuno lo ha per caso registrato e ce lo fa pervenire su youtube sarà sentitamente ringraziato.
Sapete cosa ha detto la M. Brambilla su "otto e mezzo"?
NULLA!!! IL NIENTE! ZERO ASSOLUTO!
non ha fatto altro che ripetere: "queste sinistre estreme, che ricattano (le parole, attenzione alle parole) il governo.... democrazia, cittadini, il governo ha fallito" la solita cantilena ormai trita e ritrita, argomenti? zero, nada.
Alla fine mosso da pietà, per l'imbarazzo evidente più totale dell'intervistata, il buon Ferrara, da stipendiato del padrone qual è, l'ha salvata con una domanda su misura per uno spottino elettorale, in cui le perplessità, per usare un eufemismo, sono rimaste invariate.
se davvero sono queste le premesse speriamo che lo facciano davvero, ci sarà da ridere... o da piangere???


p.s. da leggere assolutamente: CLASS ACTION DE NOANTRI

LA FINE E' VICINA (speriamo...)


La giornata politica di ieri è stata a dir poco entusiasmante. Sarà stata la mancanza delle partite, è inutile negarlo, la serie A ci manca, ma lo spettacolo non è mancato. Con ampio risalto (si fa per dire, le prese per il culo si sprecano) su tutti i giornali, è nato ieri con ampio riscontro mediatico (TG5, STUDIO APERTO, FEDE) il: partitodelpopoloitalianodellelibertàdiberlusconiandfriends ecc... E' la risposta CONCRETA di solida POLITICA che aspettavamo tutti, i 7 milioni che HANNO firmato contro Prodi e i 51 milioni che volevano, ma non hanno potuto perchè impegnati in shopping prenatalizio da inizio ottobre. Forse ieri è stata davvero l'inizio della fine. Forse ci togliamo davvero dalle palle questo nano psicopatico. Torniamo alla cronaca.
-Milano, da uno dei tanti gazebo sparsi per l'italia e snobbati giustamente da tutti gli italiani, è intervenuto di persona, decretando la nascita di un nuovo partito, creato a tavolino da lui e dalla Brambilla con la benedizione di Storace e Santanchè, e nelle speranze più recondide di Dell'utri, che spera di salvarsi dalla galera, se è andata bene al suo capo può andar bene anche a lui. Davanti ad una folla oceanica (al massimo 200 persone) il leader dell'ormai ex f.i. ha risposto alla mobilitazione nazionale della nascita del P.D. con un'idea tutta nuova (sic).
un coro unanime da tutte le forze politiche del paese....
a Berluscò ma VAFFANCULOOO!!!!!!!

giovedì 15 novembre 2007


Le Beatitudini


Beati sono i santi, i cavalieri e i fanti; beati i vivi, i morti ma soprattutto i risorti

Beati sono i ricchi perché hanno il mondo in mano

Beati i potenti e i re e beato chi è sovrano

Beati i bulli di quartiere perché non sanno ciò che fanno

E i parlamentari ladri che sicuramente lo sanno

Beata è la guerra, chi la fa e chi la decanta

Ma più beata ancora è la guerra quando è santa

Beati i bambini che sorridono alla mamma,

Beati gli stranieri ed i soufflé di panna

Beati sono i frati, beate anche le suore

Beati i premiati con le medaglie d'oro

Beati i professori, beati gli arrivisti,

i nobili e i padroni specie se comunisti

Beata la frontiera beata la finanza

Beata è la fiera ad ogni circostanza

Beata la mia prima donna che mi ha preso ancora vergine

Beato il sesso libero sì, ma entro un certo margine

Beati i sottosegretari i sottufficiali

Beati i sottaceti che ti preparano al cenone

Beati i critici e gli esegeti di questa mia canzone.