mercoledì 7 novembre 2007

a Cristia'...te lo dico col cuore in mano.. ma VAFFANCULO!!




E' tutta questa fame di apparire, alimentata dalla più mera ipocrisia, che mi fa riflettere su quanto siamo miseri e mediocri. Noi tutti, spettatori, lettori e consumatori, e gli attori, scrittori, e commercianti di parole che, nonostante tutto, seguiamo, leggiamo e vediamo.
Dalle svariate interviste su settimanali e giornali vari per promuovere questo "capolavoro", ennesimo figlio del nuovo, avanguardista e sofisticato cinema italiano per pochi eletti (meno male!), a Cristiana Capotondi, la graziosa e squittente roscietta del maxibon (e nulla più), che canzonava con il gingle "il polipone ha preso un bel granchio" per intenderci, preme tantissimo farci sapere che lei, nel ruolo di bruttona corredata di brufoli, apparecchio ai denti e occhiali da orba, si trovava meglio che nella sua realtà di vera fighetta. Non solo.. addirittura, una volta finite le riprese e rindossati gli abiti da belloccia quale è, la poverina ha sentito "un magone"!!..come darle torto.. lei preferiva nascere e crescere cozza..trovarsi a 15 anni a chiedersi cosa c'è che non va in lei perché nessuno la voglia mentre le sue amiche non sanno a chi dare i resti, a covare dentro se' un'insicurezza così radicata e limitante da non riuscire ad annientare nemmeno a 30 anni, a pensare al ragazzo di turno, cattivo e stronzo come pochi, sapendo che da lui non riuscirebbe ad avere uno sguardo nemmeno se fosse strabico e non si capisse bene dove guarda.. lei voleva tutto questo.. non voleva che madre natura le regalasse due occhi verdi, un visetto grazioso, un corpo snello e soprattutto non avrebbe mai voluto che tutto questo le fornisse l'opportunità di farsi vedere in tv e di diventare un mezzo idolo acerbo e ingenuamente provocante dei ragazzini e non solo.
Ha ragione (come quasi sempre) Luciana, quando scrive che nelle interviste, alla domanda "dimmi un tuo difetto" le varie attrici e attricette non esitano a rispondere "eh.. sono troppo buona e sensibile"..e lei le apostrofa genialmente dicendo: quello è un pregio, graziosa e ottusa testolina!
ilaria

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