venerdì 20 maggio 2011

GRILLO E LA DEMAGOGIA


Nel post odierno Beppe Grillo propone un referendum per abolire i "rimborsi" elettorali ai partiti.


Come idea farà sicuramente presa sul popolino (è appunto demagogia) ma questo per il popolo sarà sicuramente controproducente. Prima dell'avvento delle democrazie moderne (ma a dire il vero anche ora) nei parlamenti venivano (e vengono) eletti i ricchi. Per un semplice motivo, la propaganda (arma principe del consenso) costa. Si obietterà il M5S di Grillo ha preso il 5% nazionale (ripartito per i comuni dove si è presentato) senza soldi pubblici agendo solo sul web e con comizi pubblici. Grillo dimentica che lui GIUSTAMENTE ha fatto presa sulla popolazione più informata e soprattutto con una medio-alta alfabetizzazione informatica, più o meno il 20% della popolazione italiana. Di questo 20% il movimento ha preso il 5.


Purtroppo al momento la soluzione individuata da Grillo, che avrebbe pure qualche spunto giusto (perché in fin dei conti ora come ora la casta per come ha gestito e gestisce i soldi dei cittadini che vengono distribuiti ai partiti, è da condannare), è controproducente perché, per come è l'Italia ora, in parlamento ci sarebbero solo B., i suoi lacchè e i ricchi come lui. Infine i soldi ai partiti, come pure dare buoni stipendi ai parlamentari, dovrebbe (perché purtroppo non è così soprattutto in Italia) scoraggiare la corruzione.

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